Apple ha introdotto una nuova funzionalità dedicata alla gestione dell’energia all’interno della sua piattaforma per la smart home. Sebbene il keynote della WWDC 2025 non abbia dedicato spazio ad Apple Home, nei contenuti per sviluppatori è emersa una novità significativa: si tratta di EnergyKit, un nuovo framework che permette agli sviluppatori di integrare i dati relativi ai consumi energetici raccolti dalla Home app e sfruttarli per ridurre o spostare nel tempo l’uso dell’elettricità, dando priorità alle fasce orarie più convenienti o più sostenibili.
Efficienza, programmazione e risparmio
Disponibile con iOS 26 e iPadOS 26, EnergyKit è stato pensato per offrire nuove possibilità ai produttori di dispositivi smart, in particolare quelli più energivori come i caricabatterie per veicoli elettrici (EV) e i termostati intelligenti. Attraverso una funzionalità chiamata EnergyKit Guidance, il framework consente di creare azioni automatizzate che sfruttano informazioni come il costo dell’energia, la disponibilità di fonti pulite e il consumo istantaneo, così da ottimizzare l’uso dei dispositivi domestici.
Per esempio, un termostato smart potrà ridurre automaticamente i consumi quando le tariffe sono elevate, oppure un’app per la ricarica dei veicoli elettrici potrà pianificare l’intero ciclo di ricarica in base alle previsioni sui costi dell’energia. Apple specifica che i dati sono gestiti in modo sicuro e resi disponibili all’interno delle app dei produttori attraverso il framework, mantenendo il controllo sempre lato sviluppatore.
Integrazione con l’ecosistema e ambizioni future
Attualmente, la Home app può già mostrare informazioni sui consumi e sulle tariffe energetiche, incluse le previsioni sulla disponibilità di energia pulita grazie al widget Grid Forecast. Tuttavia, queste funzioni sono disponibili solo con alcuni fornitori: oggi, PG&E, che fornisce gas naturale ed elettricità a gran parte della California, è l’unico supportato ufficialmente. L’introduzione di EnergyKit rappresenta quindi un primo passo verso una gestione domestica più integrata, anche se Apple Home non supporta ancora nativamente né i caricabatterie per veicoli elettrici né il monitoraggio energetico dei termostati.
È anche per questo che Apple ha scelto di puntare sulla collaborazione con gli sviluppatori, lasciando a loro la possibilità di costruire soluzioni basate sui dati di Home app, mentre l’infrastruttura resta ancora parziale. L’obiettivo più ampio, però, sembra chiaro: con EnergyKit si gettano le basi per trasformare Apple Home in un vero Home Energy Management System (HEMS), cioè un sistema in grado di monitorare, controllare e ottimizzare l’intero consumo energetico della casa.
Un settore molto competitivo
Il mercato della gestione energetica domestica è in rapida evoluzione, con player come Google Nest, Amazon Alexa e Samsung SmartThings che già offrono soluzioni avanzate. L’ingresso di Apple con EnergyKit segna un ulteriore passo avanti nella corsa all’integrazione tra dispositivi smart e sostenibilità energetica. Resta da vedere quanto velocemente i produttori adotteranno questo nuovo framework e come si evolverà l’ecosistema Apple Home nei prossimi anni.
Intanto, gli utenti più attenti all’ambiente e al risparmio energetico potranno presto beneficiare di soluzioni sempre più intelligenti e personalizzate, grazie alla combinazione di dati, automazione e intelligenza artificiale. EnergyKit potrebbe rappresentare un punto di svolta per la smart home del futuro.