Apple ha svelato al mondo le prossime grandi evoluzioni del suo ecosistema durante il keynote della WWDC 2025, confermando una svolta epocale per i sistemi operativi più diffusi: iOS 26 e iPadOS 26. Cupertino abbandona definitivamente lo skeuomorfismo per abbracciare il Liquid Design, un linguaggio visivo che promette trasparenze, fluidità e minimalismo.
Al centro di questa rivoluzione c’è l’interfaccia utente, completamente ripensata per offrire un’esperienza più coerente tra tutti i dispositivi Apple. Il cambiamento più evidente riguarda le trasparenze e gli effetti dinamici, che ricordano il passaggio storico da iOS 6 a iOS 7 nel 2013.
Liquid Design: cos’è e come cambia l’esperienza utente
Il nuovo Liquid Design rappresenta l’evoluzione del linguaggio visivo introdotto con iOS 7, ma con un approccio ancora più radicale. Gli elementi chiave di questa rivoluzione includono:
- Trasparenze stratificate che creano profondità
- Animazioni fluide basate su fisica reale
- Riduzione degli elementi grafici superflui
- Maggiore coerenza tra app di sistema e di terze parti
Secondo Craig Federighi, Senior Vice President of Software Engineering di Apple, questo cambiamento “riflette l’evoluzione dell’interazione tra utente e dispositivo, sempre più naturale e intuitiva”.
Compatibilità: quali dispositivi riceveranno l’aggiornamento
Non tutti i dispositivi Apple potranno godere delle novità introdotte con iOS 26 e iPadOS 26. Ecco la lista completa dei modelli supportati:
- iPhone 12 e successivi
- iPad Air (4ª generazione) e successivi
- iPad Pro 2018 e successivi
- iPad mini (6ª generazione)
I dispositivi più vecchi, incluso l’iPhone 11, non riceveranno l’update completo a causa delle limitazioni hardware nel gestire gli effetti grafici avanzati del Liquid Design. Tuttavia, Apple ha assicurato che continueranno a ricevere aggiornamenti di sicurezza.
Le reazioni del pubblico e degli sviluppatori
La comunità tech ha accolto con entusiasmo le novità presentate alla WWDC, sebbene alcuni abbiano espresso preoccupazioni per l’abbandono dei dispositivi più vecchi. Marco Pierani, direttore di Macitynet, ha commentato: “Apple dimostra ancora una volta di saper anticipare le tendenze, ma il divario tra dispositivi nuovi e vecchi si fa sempre più marcato”.
Gli sviluppatori, dal canto loro, dovranno adattare le proprie app al nuovo linguaggio visivo. Apple ha già reso disponibile una versione beta di Xcode 26 con tutti gli strumenti necessari per questa transizione.