Sono stati adottati i primi provvedimenti per tentare di fermare il fenomeno del Revenge Porn su Telegram. La polizia Postale ha infatti chiuso tre canali presenti sulla piattaforma in cui alcuni utenti si scambiavano immagini denigranti e commettevano il reato del Revenge Porn.
Gli amministratori dei rispettivi gruppi sono stati tutti denunciati e gli utenti che frequentavano questi canali rischiano di essere tutti rintracciati.
Revenge Porn: tre canali Telegram chiusi e tre amministratori denunciati
Avevamo parlato in questo precedente articolo di come alcuni individui usassero l’app di Telegram per commettere il reato del Revenge Porn, divulgando immagini compromettenti delle loro ex, spesso accompagnate da commenti raccapriccianti.
Il veloce diffondersi di questo triste e squallido fenomeno nel nostro Paese aveva spinto gli hacker appartenenti al gruppo Anonymous ad intervenire tramite l’operazione chiamata su Twitter #RevengeGram, divulgando i nominativi degli utenti che commettevano questo tipo di reato.
A quanto pare, le azioni del gruppo attivista stanno iniziando a dare i loro frutti. La polizia postale ha infatti individuato e denunciato tre amministratori di tre differenti canali Telegram, dando un importante segnale a tutti coloro che praticano Revenge Porn sulla piattaforma.
I tre denunciati sono tutti molto giovani: un 35enne della provincia di Nuoro, un 29enne di Bergamo che diffondeva immagini intime della ex compagna, e addirittura un 17enne, che usava il programma per mettere in vendita delle immagini pornografiche.
I tre rispettivi canali sono stati tutti chiusi e la polizia sta concludendo le indagini per individuare gli utenti che li frequentavano. Nel frattempo il gruppo Anonymous Italia continua la sua lotta contro il Revenge Porn, grazie anche al supporto di migliaia di utenti sul web.