Il primo weekend di maggio è stato segnato da intense perturbazioni che hanno colpito gran parte del paese. Secondo i modelli meteorologici, questa situazione di instabilità è destinata a protrarsi nei prossimi giorni, con piogge, temporali e venti forti in diverse regioni.
Nuova ondata di maltempo in arrivo
Nei prossimi giorni si assisterà al consolidamento di un blocco anticiclonico sulle Isole Britanniche. Questo fenomeno potrebbe favorire l’ingresso di perturbazioni atlantiche, con un’alta probabilità di vaguate o borrasca fredde che interesseranno l’Italia.
Già da lunedì sono previste precipitazioni in diverse zone:
- Catalogna
- Nord della Comunità Valenciana
- Baleari
- Interno della Meseta
Martedì le tempeste si concentreranno nel terzo nord-occidentale del paese, mentre mercoledì saranno particolarmente intense in:
- Est di Castiglia-La Mancia
- Catene montuose di Granada, Jaén e Almería
- Interno della Regione di Murcia
- Teruel
- Comunità Valenciana
Possibile arrivo di una DANA
I modelli prevedono la formazione di una Depressione Aria Fredda in Altura (DANA) o di una borrasca fredda in prossimità della penisola iberica verso fine settimana. Questo scenario garantisce una prima metà di maggio caratterizzata da:
- Cieli instabili
- Precipitazioni abbondanti
- Temperaturte inferiori alla media
Una primavera atipica
Le previsioni a medio termine indicano un periodo prolungato di instabilità meteorologica, conseguenza diretta del blocco anticiclonico sulle isole britanniche. Le temperature si manterranno nella norma per gran parte del paese, con alcune eccezioni:
- Zone costiere: leggermente più calde del normale
- Estremo sud-ovest: leggermente più fredde del normale
Le precipitazioni di maggio saranno più intense della media, ad eccezione delle Canarie e del terzo nord-occidentale. Resta da vedere se questa tendenza rappresenti un cambiamento climatico significativo o semplicemente un anno particolarmente anomalo.
L’immagine fornita dall’ECMWF (Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine) conferma questo scenario, mentre gli esperti dell’AEMET (Agenzia Meteorologica Spagnola) si interrogano sull’impatto che queste condizioni avranno sulla siccità nel 2025.