Il panorama dei top di gamma Xiaomi potrebbe essere destinato a una svolta significativa. Secondo le ultime indiscrezioni, la casa cinese starebbe valutando di saltare l’intera serie Xiaomi 19 per lanciare direttamente la serie Xiaomi 20 nel 2027. Una mossa strategica che, se confermata, avrebbe l’obiettivo primario di allineare la nomenclatura dei propri dispositivi con quella del principale concorrente, Apple, in un gioco di specchi che va ben oltre la semplice numerazione. L’operazione si inserisce in un contesto di rivalità globale e di ricerca di un posizionamento di marca più solido sul palcoscenico internazionale, dove il naming gioca un ruolo di primo piano nella percezione del consumatore. La strategia, che coinvolgerebbe anche l’integrazione di HyperOS 5 e di intelligenza artificiale avanzata nel comparto fotografico, sembra quindi dettata più da logiche di marketing che da necessità tecniche o evolutive.
La speculazione trova un solido precedente storico nelle scelte della stessa Apple. Nel 2017, la società di Cupertino decise di omettere la denominazione iPhone 9, passando direttamente dall’iPhone 8 all’iPhone X, dove “X” sta per il numero romano 10. Ora, in occasione del prossimo, attesissimo ventesimo anniversario dell’iPhone, gli analisti di settore ipotizzano che Apple potrebbe replicare questa strategia, saltando la serie iPhone 19 per presentare direttamente la serie iPhone 20. È in questo scenario che si inserirebbe la mossa di Xiaomi. L’azienda, dopo aver già saltato la serie 16 e aver rivisto le denominazioni dei suoi flagship, sembra intenzionata a seguire nuovamente le orme del suo benchmark, cercando di creare una corrispondenza nominale che possa rafforzare l’immagine dei suoi prodotti agli occhi del mercato globale.
Una strategia di branding, non di prodotto
La decisione di potenzialmente abbandonare la linea 19 non avrebbe, secondo le fonti, alcuna motivazione tecnica o funzionale. Non si tratterebbe, infatti, di un ritardo nello sviluppo o di problemi legati alla supply chain, ma di una scelta puramente commerciale e di posizionamento del brand. L’obiettivo è quello di far coincidere i nomi dei propri dispositivi con quelli di Apple, in una sorta di gioco di rispecchiamento che Xiaomi persegue da tempo. L’ultimo esempio è il recente lancio dello Xiaomi 17 Pro Max, il cui design è stato ampiamente notato per le sue forti somiglianze con l’iPhone 17 Pro Max. Questo approccio “me too” non è nuovo nel settore tecnologico, ma l’allineamento della numerazione rappresenterebbe un passo ulteriore, volto a sfruttare l’enorme risonanza mediatica che accompagnerà il lancio dell’iPhone 20.
È importante escludere, in questa vicenda, ragioni legate a superstizioni o credenze culturali. A differenza del numero 4, considerato sfortunato in Cina, Giappone e Corea perché la sua pronuncia ricorda la parola “morte”, il numero 19 non possiede alcuna connotazione negativa nella cultura cinese. La scelta, quindi, non sarebbe dettata da tabù o da scaramanzia, ma da una calcolata strategia di marketing globale. Per un’azienda come Xiaomi, che ambisce a competere alla pari con Apple e Samsung, il nome di un prodotto è un asset fondamentale. Allinearsi al principale competitor in un anno così iconico come il ventesimo anniversario dell’iPhone potrebbe essere visto come un modo per assorbirne parte del clamore e consolidare la propria credibilità.
Cosa aspettarsi dalla Serie Xiaomi 20
Sebbene il 2027 sia ancora relativamente lontano e i piani possano essere soggetti a cambiamenti, le previsioni basate sugli attuali trend tecnologici permettono di tracciare un quadro plausibile delle caratteristiche della serie Xiaomi 20. Le indiscrezioni, riportate da fonti come IT Home, suggeriscono che i dispositivi arriveranno sul mercato equipaggiati con la quinta generazione del sistema operativo proprietario, HyperOS 5. Questo rappresenterà un’evoluzione significativa della piattaforma, con un’integrazione ancora più profonda dell’ecosistema di dispositivi connessi della marca e un’interfaccia utente ulteriormente raffinata.
Il comparto che probabilmente beneficerà dei maggiori avanzamenti sarà quello fotografico. Le fotocamere della serie 20 dovrebbero incorporare funzioni di intelligenza artificiale sempre più sofisticate e pervasive. Non si tratterà più di semplici ottimizzazioni delle impostazioni di scatto, ma di un’AI in grado di comprendere scene complesse, suggerire composizioni e intervenire in tempo reale sulla elaborazione dell’immagine in modo proattivo. A livello di prestazioni pure, è lecito attendersi l’adozione della settima generazione del chipset Snapdragon 8 Elite di Qualcomm, che garantirà potenza di calcolo e efficienza energetica di prim’ordine.
Nel frattempo, l’attenzione del mercato rimane focalizzata sulla serie Xiaomi 17, recentemente lanciata, e sulle sempre più fitte voci che circondano lo Xiaomi 18. Secondo alcune speculazioni, il modello della serie 18 potrebbe mantenere l’innovativo schermo posteriore secondario, una caratteristica distintiva che ha riscosso interesse, arricchendolo con ulteriori funzioni e una migliore integrazione software. Il percorso verso il 2027 passerà inevitabilmente attraverso questi modelli intermedi, che getteranno le basi tecnologiche e di design per l’ambizioso traguardo rappresentato dalla serie 20.
