Xiaomi ha riconquistato la corona di primo produttore di smartphone in Cina, posizione che mancava dal 2015.
Secondo i dati del primo trimestre 2025, la compagnia ha superato Huawei con 13,3 milioni di dispositivi venduti, grazie a una crescita annuale del 40% e a una strategia sempre più simile a quella del rivale sconfitto.
Un balzo impressionante per Xiaomi
I numeri parlano chiaro: Xiaomi cresce del 40% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre Huawei si ferma al +12%.
Vivo registra un modesto +2%, mentre Apple cede l’8% nel contesto della guerra doganale tra Cina e Occidente.
La quota di mercato ora vede Xiaomi al 19%, Huawei al 18%, OPPO al 15%, Vivo al 10,4% e Apple al 9,2%.
Le chiavi del successo: ecosistema e prezzi aggressivi
Secondo l’analisi di Canalys, il ritorno al vertice di Xiaomi si spiega con tre fattori principali:
- Politiche governative di sostegno alle aziende nazionali
- Strategia di prezzo coerente tra tutti i distributori
- Diversificazione del portafoglio prodotti oltre gli smartphone
Xiaomi ha costruito un ecosistema integrato che spazia dalle auto elettriche all’AIoT, tutto connesso tramite HyperOS.
Questa visione ricorda da vicino l’approccio di Huawei, dimostrando come il modello del competitor sia diventato riferimento per lo stesso vincitore.
Il ruolo cruciale dell’intelligenza artificiale
L’integrazione con DeepSeek, il principale modello di IA cinese, sta trainando le vendite.
I dispositivi con funzionalità IA avanzata rappresentano già il 22% del mercato cinese.
Xiaomi ha implementato DeepSeek in HyperOS per potenziare l’assistente vocale Super XiaoAI, includendo funzioni di “pensiero profondo” (R1) direttamente nel sistema operativo.
Un mercato che premia il made in China
Il panorama cinese si distingue nettamente da quello globale:
- Canali retail iper-digitalizzati
- Prezzi più competitivi
- Fortissimo sostegno ai brand nazionali
Mentre in Europa Xiaomi, Vivo e OPPO occupano le posizioni dal terzo al quinto posto, in patria dominano la scena.
La crisi doganale rischia di penalizzare ulteriormente Apple, che da anni perde terreno a favore dei produttori locali.
La ripresa del consumo interno e l’orgoglio nazionale stanno creando un circolo virtuoso per Xiaomi.
Se manterrà questa rotta, la compagnia potrebbe consolidare la leadership in un mercato che vale oltre un quarto delle vendite globali di smartphone.