Xiaomi cambia la politica di sblocco del bootloader

Xiaomi sembra aver preso una delle peggiori decisioni per tutti noi che utilizziamo i loro smartphone.

Xiaomi sembra aver preso una delle peggiori decisioni degli ultimi anni. Con l’arrivo di HyperOS, il sostituto della MIUI, l’azienda ha deciso di modificare la sua politica di gestione del bootloader, rendendo il processo meno attraente o, meglio dire, impedendolo.

Fino ad ora, Xiaomi ci ha permesso di sbloccare il bootloader degli smartphone senza alcuna difficoltà, addirittura semplificando il processo rispetto ad altri produttori.

Ciò ci ha consentito di ottenere il root o addirittura di installare custom ROM per dare una seconda vita al nostro Xiaomi, Redmi o POCO. Inoltre, molti di noi sbloccavano il bootloader con l’unico obiettivo di avere un piano B in caso di blocco del dispositivo dopo l’installazione di un aggiornamento difettoso.

Senza dubbio, le possibilità offerte dallo sblocco del bootloader dei nostri smartphone sono quasi infinite. Con l’arrivo di HyperOS, ciò non sarà più possibile, poiché Xiaomi ha deciso che questo processo sarà interessante solo per sviluppatori ed appassionati, non per l’utente comune.

Xiaomi cambia la politica di sblocco del bootloader

Come confermato dall’azienda attraverso i loro vari social media in Cina (ITHome), sbloccare il bootloader dei nostri Xiaomi, Redmi o POCO comporterà un grosso inconveniente, e sarà raccomandato solo per gli sviluppatori.

Secondo Xiaomi, gli utenti normali dovrebbero mantenere il bootloader bloccato e non dovrebbero mai sbloccarlo. Questa operazione dovrebbe essere effettuata solo dagli utenti esperti che conoscono davvero i rischi, poiché da ora in poi, avere il bootloader sbloccato significherà non ricevere più aggiornamenti dalla MIUI o HyperOS.

In questo modo, Xiaomi elimina quasi completamente l’attrattiva di sbloccare il bootloader.

Ricordiamo che attualmente, se non cambiamo la recovery originale, continuiamo a ricevere aggiornamenti, poiché per molti, il vantaggio di avere il bootloader sbloccato è quello di avere un’alternativa in caso di brick o blocco del dispositivo durante l’installazione di un importante aggiornamento.

Per il momento, questa nuova politica sarà applicata solo in Cina, dove inoltre il bootloader potrà essere sbloccato solo da utenti autorizzati (sviluppatori di livello 5).

Ciò complicherà anche l’acquisto di dispositivi dalla Cina tramite piattaforme come AliExpress con ROM GLOBAL a un prezzo migliore. Sarà interessante vedere se Xiaomi deciderà alla fine di applicare questo cambiamento anche nel mercato globale.

E tu, continuerai a sbloccare il bootloader del tuo Xiaomi nonostante la perdita degli aggiornamenti?