Le vendite delle console Xbox Series S e Series X continuano a precipitare, confermando un trend negativo che ormai si protrae da diversi trimestri.
I risultati finanziari del primo trimestre dell’anno fiscale 2026 di Microsoft rivelano una contrazione del 29% dei ricavi generati dall’hardware gaming, un dato che segue il calo del 22% del trimestre precedente e il crollo del 42% registrato nel quarto trimestre del 2024.
A fare da contraltare a questa crisi settoriale è il travolgente successo del cloud computing, con il comparto Intelligent Cloud in crescita del 28% e il servizio Azure che segna un +40%.
Le motivazioni strutturali del declino dell’hardware Xbox
Le ragioni di questo andamento sono multifattoriali e vanno al di là delle semplici fluttuazioni di mercato.
Sebbene l’aumento dei dazi doganali non faciliti la situazione, è riduttivo attribuire le difficoltà esclusivamente a fattori geopolitici o all’incremento dei prezzi al consumo.
Microsoft ha ridefinito la propria strategia in modo chiaro e strutturale, spostando il focus dall’hardware puro verso l’espansione del suo ecosistema digitale.
La visione strategica, sintetizzata nello slogan “Xbox everywhere”, punta a rendere i servizi e i contenuti accessibili su qualsiasi dispositivo, riducendo progressivamente la dipendenza dalle vendite di console fisiche.
La crescita anemica dei servizi e contenuti gaming
Nonostante questo cambio di rotta epocale, anche l’area dei servizi e dei contenuti ha mostrato una performance deludente, registrando un incremento di appena l’1% rispetto all’anno precedente.
Questo dato minimo solleva interrogativi sull’efficacia della transizione strategica, soprattutto alla luce dell’annunciato aumento di prezzo per l’abbonamento Game Pass Ultimate.
Resta da vedere quale impatto avrà questa mossa sulla base degli abbonati e, di conseguenza, sui ricavi futuri del segmento gaming.
L’obiettivo di profitto e le misure dolorose
Fonti interne all’azienda indicano che Microsoft sta puntando a raggiungere margini di profitto del 30% nel segmento contenuti e servizi.
Il percorso per centrare questo obiettivo ambizioso ha già richiesto l’adozione di misure drastiche, tra cui significative riduzioni del personale e la cancellazione di vari progetti di sviluppo.
Queste operazioni di razionalizzazione dei costi mirano a creare un’organizzazione più snella e profitabile, ma comportano inevitabilmente un impatto sul portafoglio di titoli futuri e sul morale dei dipendenti.
Le previsioni per il prossimo trimestre
Le aspettative per il secondo trimestre dell’anno fiscale 2026 non sono ottimistiche per la divisione gaming.
Microsoft stessa prevede un ulteriore ribasso nelle vendite di hardware Xbox e una crescita solo minima nell’ambito dei servizi correlati.
Questo scenario suggerisce che la transizione da produttore di console a fornitore di servizi gaming multipiattaforma sarà un processo lungo e complesso, i cui frutti potrebbero non essere visibili nel breve periodo.
Il traino di Azure e del cloud computing
A compensare le performance deludenti del gaming provvede, in modo robusto, il settore del cloud computing.
Il comparto Intelligent Cloud ha messo a segno un aumento del 28% su base annua, generando un fatturato di 30,9 miliardi di dollari.
Il motore di questa crescita è il servizio Azure, che da solo è cresciuto del 40%.
L’intera area Microsoft Cloud ha complessivamente generato ricavi per 49,1 miliardi di dollari, segnando un incremento del 26%.
Il quadro finanziario complessivo di Microsoft
Nonostante le difficoltà della divisione Xbox, Microsoft nel suo complesso ha chiuso il trimestre con risultati finanziari estremamente positivi.
I ricavi totali hanno raggiunto i 77,7 miliardi di dollari, con una crescita del 18% rispetto all’anno precedente.
Gli utili netti si sono attestati a 27,7 miliardi di dollari, registrando un aumento del 12%.
Questi numeri dimostrano come la diversificazione del business e la forza dominante nel cloud siano in grado di assorbire le flessioni di settori maturi o in transizione come quello del gaming.
La sfida per Microsoft sarà ora bilanciare gli investimenti nel crescente mercato del cloud con la necessità di rilanciare strategicamente la propria presenza nel mondo dei videogiochi, un settore che rimane cruciale per la brand identity e per la fedeltà degli utenti consumer.
