“Il tempo non va misurato in ore e minuti, ma in trasformazioni.” non c’è frase migliore che possa descrivere questo nostro articolo. L’aforisma offerto dallo studioso Fabrizio Caramagna ci dice nient’altro che la verità: il tempo passa, ed il suo passaggio non si vede dalle lancette un orologio, ma da ciò che cambia attorno a noi. Vi faccio un esempio: fino a pochi anni fa (10-15?), quando io ero ancora un giovane ragazzo, non avevamo internet sugli smartphone e, quei pochi che lo avevano, preferivano non utilizzarlo data l’incredibile lentezza del 2G e la difficoltà di utilizzare il browser col tastierino numerico.
Oggi tutto è cambiato. Quel dispositivo, che permetteva quasi esclusivamente di effettuare chiamate o di scrivere SMS, è diventato un computer capace di soddisfare ogni nostro desiderio…persino farci il caffè. La pratica di inviare dei messaggi servendosi del provider telefonico sta andando piano piano ad estinguersi in favore di altri strumenti che utilizzano il web per instaurare la comunicazione fra due client. L’analista Vincenzo Cosenza si è reso conto di questa situazione ed ha provato a raccogliere in autonomia dei dati sull’utilizzo di queste piattaforme nel nostro paese per poi stilare una classifica delle app di messaggistica maggiormente utilizzate. Ecco a voi il grafico:
WhatsApp, Messenger e Skype salgono sul podio
Come facilmente prevedibile, al primo posto fra le app di messaggistica nel nostro paese troviamo WhatsApp con ben 22 milioni di italiani attivi ogni mese (+19% rispetto al 2016). Il tempo medio mensile di utilizzo da parte di una singola persona risulta essere di 11 ore e 30 minuti ed il suo pubblico prevalente è composto da persone di età compresa fra i 15 ed i 24 anni (secondo i dati forniti da Blogmeter). WhatsApp è stata fra i primi strumenti di messaggistica su smartphone ed è stato l’unico a riusciremo a mettere in contatto tutte le persone al mondo, indifferentemente dal loro sistema operativo. Infatti, ad eccezione di sistemi poco famosi (ad esempio Bada), quest’app è sempre stata presente ovunque, da Symbian ad iOS. Un risultato così grande c’era da immaginarselo data la sua facilità d’uso, fama ed anzianità.
Al secondo posto troviamo Messenger, il famoso servizio di messaggistica integrato in Facebook. In questo caso, gli utenti italiani attivi su questo “social” si aggirano sui 15 milioni (+26%) con una media di utilizzo pari ad 1 ora a persona. La fascia d’età prevalente per Facebook Messenger va dai 25 fino ai 44 anni.
Terzo classificato troviamo il servizio di messaggistica acquistato e gestito da Microsoft, Skype. Quest’applicativo, nato nel 2003, è adesso in un lento declino con 8 milioni di italiani attivi ed una perdita del 16% rispetto al 2016. In questo caso, il target è maggiormente quello business ed è maggiormente utilizzato nella fascia dei 25-44enni con un’interazione mensile di circa 1 ora (proprio come messenger).
Telegram stupisce tutti
A distanza di quasi 4 anni dalla sua nascita, l’applicativo Open Source Telegram ci sorprende tutti con una crescita del 150% rispetto all’anno precedente. Con i suoi 3.5 milioni italiani attivi (e più di 100 milioni al mondo), Telegram si qualifica al quarto posto con una media di utilizzo pari a 2 ore e 30 minuti ed un range d’età che va dai 15 ai 24 anni. I suoi bot, i suoi canali (lo sapevate che lo abbiamo anche noi?) e la gestione dei gruppi, sembrano essere stati particolarmente apprezzati dalla popolazione del nostro paese nell’ultimo anno, permettendogli così di avvicinarsi sempre di più al podio (e vedendo le condizioni di Skype penso che non manchi molto).
Nelle restanti posizioni troviamo Viber e WeChat, entrambe in calo rispettivamente del 40% e del 25%, 1 milione di utenti attivi contro 250.000, 1 ora e 50 di utilizzo medio contro ben 6 ore. Giunti a questo punto, voi quale servizio di messaggistica privilegiate?