WhatsApp continua a innovare con nuove funzionalità per gli aggiornamenti di stato. L’ultima versione beta per Android (2.25.18.9) introduce un’opzione che permette agli utenti di autorizzare la ricondivisione dei propri stati, offrendo maggiore controllo e privacy.
La novità rappresenta un’evoluzione rispetto alla precedente sperimentazione avviata nella beta 2.25.16.16. Ora, alcuni beta tester possono attivare o disattivare la ricondivisione direttamente durante la creazione di uno stato. Questa scelta è applicabile a ogni singolo aggiornamento, garantendo una gestione personalizzata della visibilità.
Come funziona la nuova opzione di ricondivisione
In precedenza, la ricondivisione di uno stato era consentita solo se un contatto veniva menzionato esplicitamente. Con l’aggiornamento, gli utenti potranno decidere liberamente se permettere anche ad altri contatti di inoltrare il contenuto, anche senza essere taggati. Questa funzione è particolarmente utile per chi desidera ampliare la portata dei propri messaggi, come nel caso di offerte commerciali, eventi o annunci importanti.
Privacy e sicurezza al primo posto
Nonostante la maggiore flessibilità, WhatsApp mantiene un forte focus sulla privacy. Chi riceve uno stato inoltrato non potrà vedere l’identità dell’autore originale, il numero di telefono o la foto del profilo. Inoltre, le notifiche sono gestite in modo intelligente: solo l’utente che ha pubblicato lo stato riceverà un avviso se un contatto lo inoltra. Se il contenuto viene ulteriormente condiviso, la notifica sarà inviata solo alla persona che ha effettuato l’ultima ricondivisione.
Disponibilità e prossimi sviluppi
Al momento, la funzione è accessibile solo a un gruppo selezionato di beta tester che utilizzano la versione più recente di WhatsApp beta per Android, scaricabile tramite Google Play Store. Il rilascio completo è previsto nelle prossime settimane, con un’espansione graduale agli altri utenti.
Questa innovazione si inserisce nel solco delle recenti novità introdotte da WhatsApp, che mira a bilanciare flessibilità e protezione dei dati personali. Gli aggiornamenti di stato diventano così uno strumento ancora più potente per la comunicazione, sia personale che professionale.