Meta ha annunciato ufficialmente che WhatsApp inizierà a mostrare annunci pubblicitari all’interno dell’applicazione.
Questa novità segna una svolta significativa per la piattaforma, che finora aveva mantenuto un’esperienza utente priva di pubblicità.
Gli utenti si troveranno davanti a contenuti sponsorizzati nella sezione “Stato” e nell’area “Scopri”, modificando così il tradizionale approccio del servizio di messaggistica.
Dove appariranno gli annunci su WhatsApp
La prima area interessata dal cambiamento sarà la sezione “Stato”, dove gli utenti non vedranno più solo gli aggiornamenti di amici e familiari, ma anche contenuti promozionali da parte di marchi.
Un’altra novità riguarda la sezione “Scopri”, che includerà canali sponsorizzati basati sugli interessi degli utenti.
Meta ha precisato che questa funzione aiuterà gli utenti a trovare nuovi canali rilevanti, offrendo al contempo visibilità diretta a brand e creator.
Privacy e personalizzazione degli annunci
L’azienda ha garantito che la personalizzazione degli annunci si baserà su dati limitati, come la lingua, la posizione geografica, i canali seguiti e le interazioni con le pubblicità.
WhatsApp non utilizzerà i messaggi privati, le chiamate o le chat di gruppo per il targeting pubblicitario.
Inoltre, i numeri di telefono degli utenti non verranno condivisi né venduti agli inserzionisti.
Come gestire le preferenze pubblicitarie
Gli utenti potranno modificare le proprie preferenze relative agli annunci tramite il “Centro Account” dell’applicazione.
Questa sezione permetterà di controllare e personalizzare i contenuti sponsorizzati in base ai propri interessi.
Meta ha sottolineato che l’obiettivo è offrire un’esperienza equilibrata, mantenendo la privacy come priorità assoluta.
L’impatto economico per Meta
Nel 2024, Meta ha superato i 160 miliardi di dollari di ricavi pubblicitari.
L’introduzione degli annunci su WhatsApp rappresenta una strategia per incrementare ulteriormente i profitti, sfruttando il potenziale commerciale della piattaforma.
Questa mossa potrebbe aprire nuove opportunità per gli inserzionisti, ma al tempo stesso testare la fedeltà degli utenti abituati a un servizio senza pubblicità.