La storica identificazione tramite numero di telefono su WhatsApp sta per essere affiancata da una funzionalità più simile a quella dei social network tradizionali.
Nuove versioni beta dell’app, sia per Android che per iOS, rivelano infatti lo sviluppo di un sistema per la prenotazione di nomi utente univoci.
Questa innovazione promette di cambiare radicalmente il modo in cui aggiungiamo e contattiamo le persone sulla piattaforma di messaggistica più diffusa al mondo, offrendo un livello di privacy aggiuntivo e un metodo di contatto più immediato.
La notizia, circolata inizialmente tra gli sviluppatori e gli utenti che testano le versioni beta, indica che la funzione è in fase avanzata di sviluppo.
Nelle build 2.25.29.14 per Android e 25.30.10.70 per iOS, è apparso un meccanismo che permette agli utenti di scegliere e “prenotare” un nome utente unico per il proprio account.
Questo suggerisce che il lancio ufficiale della feature potrebbe essere imminente, anche se Meta, la società madre di WhatsApp, non ha ancora rilasciato una comunicazione ufficiale con una data certa.
La prenotazione anticipata è una mossa strategica per gestire l’enorme volume di richieste e prevenire l’accaparramento dei nomi più ricercati.
Addio alla Condivisione del Numero di Telefono?
Il cambiamento più significativo introdotto dai nomi utente riguarda la privacy e la praticità.
Fino ad oggi, per aggiungere un contatto su WhatsApp, era necessario conoscerne e possederne il numero di cellulare.
Questo sistema, sebbene efficace, presenta diversi svantaggi: obbliga a condividere un dato sensibile, rende complicato contattare persone incontrate in contesti professionali o occasionali e non permette di mantenere lo stesso identificativo in caso di cambio di operatore o numero.
Con l’introduzione di un nome utente univoco, sarà sufficiente conoscere quella stringa di caratteri per avviare una conversazione, senza che il proprio numero di telefono debba essere esposto.
Come Funzionerà il Nuovo Sistema
Sebbene i dettagli finali possano ancora evolversi, dalle indiscrezioni e dalle analisi del codice emerge un funzionamento simile a quello di altre app del gruppo Meta, come Instagram.
Ogni utente potrà scegliere un identificativo unico per il proprio account.
È probabile che il sistema preveda alcune regole di base:
- Il nome utente dovrà essere unico a livello globale, quindi non potranno esistere due account con lo stesso identificativo.
- Dovrà essere composto da una combinazione di lettere, numeri e forse alcuni simboli speciali, come il trattino basso.
- L’utente avrà la facoltà di cambiare il proprio nome utente in un secondo momento, anche se potrebbero esserci delle limitazioni temporali per evitare abusi.
Il numero di telefono rimarrà il fondamento dell’account, necessario per la registrazione e il recupero della password, ma non sarà più l’unico strumento per essere trovati sulla piattaforma.
Questa transizione rappresenta un passo importante per l’evoluzione di WhatsApp da una semplice app di messaggistica a una piattaforma di comunicazione più completa.
L’integrazione di funzionalità tipiche dei social network, come gli status e i canali, aveva già indicato questa direzione.
I nomi utente la confermano, creando un’identità digitale persistente che va oltre il dispositivo mobile e il fornitore di servizi di telefonia dell’utente.
Per gli utenti business, questa novità potrebbe aprire nuove opportunità, permettendo di creare un contatto facile da ricordare e condividere, come “@IlMioNegozio”, migliorando l’accessibilità per la clientela.
La comunità degli utenti ha reagito con entusiasmo alla notizia, vedendo in questa feature una soluzione a lungo attesa.
Tuttavia, sorgono anche legittimi interrogativi sulla sicurezza.
Un sistema basato su nomi utente potrebbe potenzialmente attirare un numero maggiore di account falsi o di spam.
Sarà compito di Meta implementare robusti sistemi di verifica e moderazione per mitigare questi rischi e mantenere l’ambiente relativamente sicuro che ha sempre caratterizzato WhatsApp.
L’attesa è ora per l’annuncio ufficiale e il rilascio graduale della funzione a tutti gli oltre due miliardi di utenti in tutto il mondo.