Durante un’intervista rilasciata al programma Meet the Press di NBC, il presidente Donald Trump ha dichiarato di essere “disposto” a prorogare la scadenza del 19 giugno per TikTok, se la sua società madre cinese, ByteDance, non dovesse raggiungere un accordo per cedere le attività statunitensi dell’app in tempo. La Cina ha ritirato il proprio sostegno a un potenziale accordo lo scorso mese, dopo che Trump ha imposto dazi fino al 145% sulle merci importate dal paese.
La questione TikTok continua a essere un nodo cruciale nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina, con implicazioni sia economiche che geopolitiche. L’app di video sharing, molto popolare tra i giovani americani, è stata al centro di preoccupazioni per la sicurezza nazionale, legate alla possibile condivisione di dati con il governo cinese.
ByteDance ha cercato di trovare una soluzione per mantenere l’operatività di TikTok negli Stati Uniti, ma i negoziati si sono rivelati complessi. Un accordo preliminare prevedeva la partecipazione di Oracle e Walmart come partner tecnologici e commerciali, ma le tensioni tra Washington e Pechino hanno rallentato il processo.
Trump ha ribadito la necessità di garantire che i dati degli utenti americani siano protetti, ma ha anche lasciato intendere una certa flessibilità sui tempi. “Se stanno facendo progressi verso un accordo equo, possiamo valutare un’estensione”, ha affermato durante l’intervista.
Le tariffe doganali imposte dalla amministrazione Trump hanno ulteriormente complicato il quadro, con la Cina che ha risposto con misure analoghe. Questo clima di tensione commerciale rischia di avere ripercussioni non solo su TikTok, ma anche su altre aziende tecnologiche con interessi in entrambi i paesi.
Gli analisti sottolineano che la posticipazione del bando potrebbe essere un segnale di apertura, ma anche una mossa strategica per evitare contraccolpi politici in vista delle elezioni di novembre. TikTok conta oltre 100 milioni di utenti attivi negli Stati Uniti, e un blocco improvviso potrebbe generare malcontento tra gli elettori più giovani.
Intanto, ByteDance sta valutando diverse opzioni per scongiurare il bando, tra cui la creazione di una nuova entità separata per gestire le operazioni statunitensi. Resta da vedere se queste mosse saranno sufficienti a soddisfare le richieste del governo americano.