Donald Trump ha rivisto parzialmente la sua strategia commerciale, annunciando l’esenzione dai dazi doganali per una serie di dispositivi elettronici come smartphone, laptop, processori e dischi rigidi.
La decisione arriva dopo le forti pressioni subite da parte dell’industria tecnologica statunitense e i segnali negativi provenienti dalla borsa.
Una misura per contenere la crisi nel settore tecnologico
Appena tornato alla Casa Bianca, Trump aveva mostrato apertura verso i leader del settore tech. Tuttavia, negli ultimi giorni, ha annunciato nuove tariffe doganali su prodotti provenienti da paesi chiave per l’industria tecnologica globale come Cina, Taiwan e Vietnam.
L’iniziativa ha subito generato allarme nella Silicon Valley, con aziende come Apple e Nvidia che hanno registrato flessioni significative nei mercati azionari.
Le critiche da parte del settore e le ripercussioni finanziarie hanno spinto l’amministrazione a fare un passo indietro. Secondo le ultime informazioni, smartphone, computer portatili, memorie e chip non saranno soggetti alle nuove tariffe.
Possibili nuovi dazi mirati in futuro
L’esenzione concessa rappresenta un sollievo per aziende come Apple, Nvidia e Microsoft, ma anche per i consumatori che rischiavano un aumento dei prezzi nel breve termine. L’assenza di dazi, per ora, ha rallentato l’impatto sul mercato e scongiurato una raffica di rincari.
Tuttavia, si tratta di una soluzione temporanea. Fonti vicine all’amministrazione statunitense suggeriscono che nei prossimi mesi potrebbero essere introdotte tariffe specifiche per ogni categoria di prodotto.
Alcuni componenti elettronici potrebbero essere soggetti a dazi ridotti, come il 10% o 20%, mentre altri prodotti importati dalla Cina potrebbero ancora subire imposte del 125%.
Trump e il suo team starebbero lavorando a un quadro tariffario più articolato, pensato per colpire in maniera mirata senza danneggiare le imprese statunitensi. Resta quindi da vedere quali categorie verranno protette e quali, invece, dovranno adattarsi a un nuovo scenario commerciale più complesso.
Nel frattempo, l’industria tech tira un sospiro di sollievo, ma resta in allerta in attesa di ulteriori sviluppi. Il mercato dei componenti elettronici è destinato a rimanere uno dei fronti più caldi nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Asia.