La piattaforma social TikTok continua a resistere alle pressioni politiche negli Stati Uniti, nonostante il Congresso abbia approvato una legge che ne impone la cessione a un’azienda americana o la chiusura.
Ieri, durante un evento a Manhattan rivolto ai principali inserzionisti, il vicepresidente delle Soluzioni Commerciali Globali, Khartoon Weiss, ha dichiarato con fermezza: “TikTok è qui – noi siamo qui”.
L’affermazione arriva dopo che l’ex presidente Donald Trump ha lasciato intendere la possibilità di concedere un ulteriore rinvio di 75 giorni, oltre a quelli già concessi in precedenza.
L’attuale proroga scadrà a giugno, ma la volontà di Trump di proteggere l’app sembra rafforzarsi, complicando il quadro normativo.
L’evento a Manhattan e le nuove strategie per gli inserzionisti
L’incontro, presentato dal comico Hasan Minhaj, ha riunito rappresentanti di grandi aziende come L’Oréal e Unilever.
TikTok ha mostrato strumenti innovativi per aiutare i marketer a gestire campagne pubblicitarie più efficaci, puntando a consolidare i rapporti con gli investitori.
Weiss ha sottolineato un dato significativo: la piattaforma viene sempre più utilizzata come alternativa ai motori di ricerca tradizionali, incluso Google.
Con 170 milioni di utenti attivi solo negli USA, TikTok rappresenta ormai un canale imprescindibile per il marketing digitale.
Le trattative per l’acquisizione e il futuro di ByteDance
Nonostante l’interesse di colossi americani come Amazon, Microsoft e persino del creator MrBeast, durante l’evento non è stato fatto alcun cenno a una possibile vendita.
ByteDance, la società cinese proprietaria di TikTok, sembra voler mantenere il controllo, sfruttando i ripetuti rinvii concessi dall’amministrazione Trump.
La mancanza di riferimenti a un trasferimento di proprietà ha alimentato speculazioni su una strategia per guadagnare tempo, in attesa di un cambiamento politico o normativo.
Intanto, il dibattito sulla sicurezza dei dati degli utenti rimane aperto, con il governo americano diviso tra esigenze di protezione e opportunità economiche.
La prossima scadenza di giugno potrebbe rappresentare un turning point, ma con Trump favorevole a nuovi rinvii, lo scenario rimane incerto.
TikTok, dal canto suo, continua a investire nella crescita e nell’innovazione, dimostrando di non voler abbandonare il mercato statunitense senza lottare.