Secondo fonti interne, Tesla sta riducendo temporaneamente la produzione del Model Y nello stabilimento di Austin, in Texas. Diversi dipendenti hanno riferito che agli operai della linea di assemblaggio è stato chiesto di prendersi una settimana di pausa o di dedicarsi ad attività di pulizia e formazione, anziché alle consuete mansioni produttive. Una direttiva analoga è stata impartita anche ai lavoratori della linea del Cybertruck, invitati a sospendere l’attività nell’ultima settimana di maggio.
Il Model Y è da tempo l’auto più venduta di Tesla, rendendo questa decisione particolarmente significativa. Alcuni dipendenti hanno sottolineato che la pausa è più lunga del solito, mentre altre fonti parlano di una riduzione degli straordinari, con avvertimenti da parte del management a non superare le ore previste. Questa situazione si inserisce in un contesto di turni irregolari nello stabilimento di Austin già da febbraio, quando alcuni operai erano stati rimandati a casa in anticipo in più occasioni.
Una tendenza già vista con il Cybertruck
Non è la prima volta che Tesla modifica i ritmi produttivi nello stabilimento texano. Alla fine dello scorso anno, anche gli addetti alla produzione del Cybertruck erano stati invitati a restare a casa per alcuni giorni. Un fatto sorprendente, considerando che il veicolo aveva inizialmente superato in vendite tutti gli altri pick-up elettrici sul mercato statunitense. Tuttavia, l’entusiasmo iniziale sembra essersi notevolmente affievolito.
Le previsioni ottimistiche di Elon Musk, che parlava di 250.000 ordini annuali per il Cybertruck, si sono scontrate con la realtà. Tesla ha successivamente rivisto al ribasso gli obiettivi, puntando a una produzione di 120.000 unità l’anno – traguardo che ora appare comunque ambizioso. I dati di Cox Automotive rivelano che nel 2023 sono state vendute 38.965 Cybertruck, mentre nel primo trimestre del 2024 le consegne sono state appena 6.406, un crollo rispetto ai due trimestri precedenti.
Problemi di domanda per il Model Y
Il fatto che anche il Model Y, principale fonte di ricavi per Tesla, subisca una battuta d’arresto produttiva suggerisce difficoltà nella domanda. Nonostante il lancio di una versione aggiornata del veicolo, la società sta affrontando venti contrari: nel 2023, le consegne globali sono calate del 13%, il dato peggiore degli ultimi due anni. Negli Stati Uniti, le vendite Tesla sono diminuite del 5,6%, mentre il mercato automobilistico nel suo complesso ha registrato un aumento del 7,3%.
Questa situazione solleva interrogativi sulla capacità di Tesla di mantenere il ritmo di crescita degli anni passati, soprattutto in un contesto di crescente concorrenza nel settore dei veicoli elettrici. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se si tratta di una temporanea riorganizzazione o di un segnale più preoccupante per il colosso di Elon Musk.