Dopo anni di attesa e numerosi rinvii, Spotify ha finalmente implementato il supporto per lo streaming audio lossless in formato FLAC. La funzionalità, annunciata per la prima volta nel 2021, è ora disponibile per tutti gli utenti in possesso di un abbonamento Premium. Questo aggiornamento rappresenta una svolta significativa per la piattaforma, che si allinea così ai principali concorrenti nel mercato della musica in streaming, come Apple Music e Amazon Music, offrendo una qualità sonora superiore e paragonabile a quella di un compact disc. L’implementazione è graduale e interessa inizialmente una dozzina di paesi, con l’obiettivo di coprire oltre 50 nazioni entro ottobre.
La lunga gestazione di questa feature è stata attribuita a complesse questioni di licenza e all’integrazione tecnica. Dichiarazioni passate del amministratore delegato Daniel Ek e leak provenienti dal codice dell’applicazione mobile avevano a più riprese alimentato le speculazioni su un eventuale nuovo piano di abbonamento, più costoso e dedicato all’alta fedeltà. Tuttavia, Spotify ha scelto di includere lo streaming lossless all’interno del piano Premium esistente, senza aumenti di prezzo, come un valore aggiunto per i suoi abbonati.
La Tecnologia FLAC e i Dettagli Tecnici dell’Offerta
Il cuore della novità è il supporto per il codec audio FLAC (Free Lossless Audio Codec), che consente di riprodurre la musica esattamente come è stata masterizzata in studio, senza alcuna perdita di dati dovuta alla compressione. Spotify streamma questi brani a una risoluzione fino a 24 bit e 44,1 kHz, parametri che superano la qualità CD (16 bit/44,1 kHz) e catturano ogni più sottile sfumatura della registrazione originale.
L’accesso a questa qualità superiore è riservato esclusivamente agli utenti che pagano l’abbonamento Premium. La società ha dichiarato che “quasi ogni traccia” del suo sterminato catalogo da 100 milioni di brani sarà disponibile in formato lossless. Questo suggerisce che solo una piccolissima frazione di contenuti, forse per limitazioni legali o tecniche, non beneficerà immediatamente del nuovo codec.
Disponibilità Geografica Graduale e Come Attivare la Funzione
Il rollout della funzione non è simultaneo in tutto il mondo. Spotify ha avviato la distribuzione in modo graduale, dando priorità a un gruppo iniziale di mercati. Gli abbonati residenti in Australia, Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti possono già verificare la disponibilità dell’opzione all’interno dell’app. L’obiettivo dell’azienda è rendere lo streaming lossless accessibile in oltre 50 paesi entro il prossimo mese di ottobre.
Per attivare la riproduzione in alta fedeltà, è necessario un intervento manuale. Una volta che la feature sarà disponibile sul proprio account, una notifica nell’app ne segnalerà l’arrivo. Per abilitarla, bisogna recarsi nelle Impostazioni, selezionare Qualità audio e poi scegliere l’opzione “Lossless”. Le impostazioni possono essere personalizzate separatamente per lo streaming in Wi-Fi, in rete mobile e per i brani scaricati offline. È importante notare che l’attivazione deve essere effettuata singolarmente su ogni dispositivo (smartphone, tablet, desktop) utilizzato per ascoltare Spotify.
Considerazioni sul Consumo Dati e Limitazioni Bluetooth
La scelta di ascoltare in qualità lossless non è senza conseguenze pratiche. I file audio non compressi hanno dimensioni molto maggiori rispetto a quelli in streaming standard, il che si traduce in un consumo di dati nettamente superiore. Spotify mette a disposizione degli strumenti per monitorare l’utilizzo della connessione e permette di impostare limiti per evitare di eccedere la propria quota dati mensile.
Esiste, inoltre, una limitazione tecnica cruciale: lo streaming lossless non funziona tramite una connessione Bluetooth standard. I codec Bluetooth comuni non hanno infatti la larghezza di banda necessaria per trasmettere un flusso audio di così alta qualità senza comprimerlo nuovamente, vanificando così il beneficio. Per ovviare a questo problema e sfruttare appieno la nuova funzionalità, gli utenti devono utilizzare Spotify Connect. Questa tecnologia invia il flusso audio direttamente attraverso il Wi-Fi a dispositivi compatibili, come altoparlanti wireless, soundbar e ricevitori di produttori come Bose, Sonos, Yamaha e Bluesound, che supportano il formato nativo.
Il Mercato dello Streaming e la Posizione di Spotify
Con questa mossa, Spotify colma un ritardo competitivo che durava ormai da diversi anni. Apple Music offre l’audio lossless senza costi aggiuntivi dal giugno 2021. Amazon Music, dal canto suo, aveva lanciato un piano a pagamento per l’HD nel 2019, per poi renderlo gratuito per tutti i suoi abbonati Prime e Music Unlimited. L’introduzione della qualità lossless era quindi diventata una necessità imprescindibile per Spotify per mantenere la sua leadership di mercato e soddisfare le esigenze di un segmento di utenti sempre più esigente e audiofilo, che non era disposto a compromessi sulla fedeltà del suono.
L’implementazione di questa funzionalità, inclusa senza sovrapprezzo nel piano Premium, è un segnale forte verso la concorrenza e verso i consumatori. Dimostra che Spotify intende valorizzare la sua offerta principale e competere non solo sulla vastità del catalogo e sugli algoritmi di raccomandazione, ma anche sulla pura qualità tecnica della riproduzione, un campo che era finora un suo punto debole. Il successo di questa iniziativa sarà misurato dalla sua adozione da parte degli utenti e dalla sua capacità di attrarre nuovi abbonati in un mercato sempre più saturo e competitivo.