L’ipotesi avanzata a inizio maggio riguardo alla produzione del prossimo chip di punta di Qualcomm, lo Snapdragon 8 Elite 2, sembra prendere sempre più corpo. Secondo quanto riportato dalla testata coreana Business Post, i futuri flagship della serie Galaxy S26 potrebbero abbandonare i chip Snapdragon prodotti da TSMC per affidarsi alla fabbricazione interna di Samsung Foundry. Una mossa che segnerebbe un cambiamento significativo nella strategia di Qualcomm e Samsung.
Qualcomm starebbe preparando due versioni del successore dello Snapdragon 8 Elite: una realizzata sul nodo 3nm di TSMC per il mercato generale e l’altra sul 2nm di Samsung Foundry, riservata in esclusiva alla serie S26. Negli ultimi anni, Qualcomm ha prodotto edizioni speciali “For Galaxy” dei suoi chip Snapdragon di punta, solitamente offrendo una versione leggermente overclockata del chip in esclusiva per i dispositivi Galaxy. Tuttavia, finora la differenza sostanziale è stata minima, con i chip realizzati nello stesso luogo e basati sullo stesso design.
Una svolta per Samsung Foundry
Secondo il report, i test interni a Samsung sarebbero ancora in corso, con la resa del processo a 2nm attualmente stimata attorno al 40%. Se le cose procedessero come previsto, si tratterebbe di una svolta importante sia per Qualcomm che per Samsung. Qualcomm, infatti, si è affidata quasi esclusivamente a TSMC per la produzione dei propri chip negli ultimi anni, mentre Samsung ha recentemente sofferto a causa della scarsa resa dei suoi nodi a 3nm.
L’eventuale passaggio a Samsung Foundry per i chip dei Galaxy S26 rappresenterebbe un cambio di rotta significativo per Qualcomm, che potrebbe così diversificare la propria catena di approvvigionamento. D’altra parte, per Samsung si tratterebbe di un’opportunità per riconquistare terreno nel mercato dei semiconduttori, dopo le difficoltà incontrate con i processi produttivi più avanzati.
Le implicazioni per il mercato
Se confermata, questa collaborazione potrebbe avere ripercussioni importanti sul mercato dei chipset per smartphone. Samsung potrebbe sfruttare l’esclusiva sui Galaxy S26 per dimostrare la competitività del suo processo a 2nm, mentre Qualcomm avrebbe la possibilità di ridurre la dipendenza da TSMC, attualmente leader indiscusso nella produzione di chip avanzati.
Resta da vedere se i tempi di sviluppo e produzione rispetteranno le aspettative. Con la resa attuale del 40%, Samsung dovrà compiere significativi progressi per garantire una produzione su larga scala e competitiva in termini di costi. Intanto, il settore osserva con attenzione questa potenziale evoluzione, che potrebbe ridisegnare gli equilibri nel mercato dei semiconduttori.