La Guardia di Finanza ha sequestrato 34 mila litri di gasolio alterato nel corso di un’operazione antifrode nel settore delle accise, condotta nell’area milanese.
Il carburante, destinato alla vendita, è risultato pericoloso sia per l’ambiente che per i motori delle autovetture, con un punto di infiammabilità anomalo dovuto a sostanze illecite.
L’indagine è partita dai prelievi effettuati dai militari della Compagnia di Magenta presso le pompe erogatrici, con successive analisi del laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Gasolio adulterato: il rischio per automobilisti e ambiente
Le analisi hanno rivelato che il gasolio sequestrato era stato illecitamente miscelato con solventi, benzine e oli vegetali esausti.
Questa pratica fraudolenta, finalizzata a eludere il pagamento delle accise, comporta gravi rischi:
- Emissioni inquinanti superiori alla norma
- Possibili danni alle componenti meccaniche dei veicoli
- Punto di infiammabilità alterato, con potenziali pericoli di sicurezza
La Guardia di Finanza ha sottolineato come gli automobilisti fossero completamente ignari del pericolo, rifornendosi con carburante non conforme agli standard di qualità.
L’operazione della Compagnia di Magenta
L’attività di controllo è stata condotta dai militari del Comando Provinciale di Milano, in particolare dalla Compagnia di Magenta, specializzata nel contrasto alle frodi fiscali.
Il sequestro è avvenuto dopo che le analisi di laboratorio hanno accertato la non conformità qualitativa del gasolio rispetto alle disposizioni vigenti.
Oltre al sequestro della cisterna contenente il carburante alterato, il gestore del distributore è stato denunciato all’autorità giudiziaria per frode nell’esercizio del commercio.
Le conseguenze legali e i precedenti
Il caso rientra nella più ampia campagna della Guardia di Finanza contro le frodi nel settore dei carburanti, che nel 2023 ha già portato a numerosi sequestri in tutta Italia.
Le sanzioni per questo tipo di reati prevedono:
- Confisca del prodotto irregolare
- Pene detentive fino a 3 anni
- Sanzioni amministrative fino a 50 mila euro
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha ricordato che i controlli continueranno intensificandosi, con particolare attenzione alle aree metropolitane come Milano dove il fenomeno delle frodi risulta più diffuso.
