A quanto pare le discussioni sull’ultimo terminale foldable del colosso sudcoreano non accennano a terminare. Come già spiegato nelle nostre prime impressioni, la qualità di Samsung Galaxy Z Flip al tocco lasciava molto a desiderare.
La percezione era chiaramente quella di uno schermo plastico, dalla qualità di certo non premium. La realtà è che Samsung ha realmente implementato uno schermo ultrasottile in vetro, dovendolo però rivestire di una apposita pellicola in plastica per garantire le proprietà di flessibilità e resistenza legate alla nuova tecnologia che permette di piegare su sé stesso lo smartphone.
Oltre a non conferire una sensazione premium, però, questa soluzione soffre di un problema ben peggiore: non presentando un rivestimento esterno in vetro, è sufficiente applicare anche solo con le unghie una pressione leggermente più forte del solito per graffiare un device che supera il costo 1400 euro.
Ci sono vari video sul web che mostrano quanto sia facile danneggiare lo schermo di Samsung Galaxy Flip Z, che sebbene in tasca sarà protetto dalla chiusura, si presenta davvero fin troppo vulnerabile quando aperto e assolutamente inadatto all’uso quotidiano.
Quindi, a distanza di vari giorni dalla prova a caldo nella Samsung Arena di Milano, le prime impressioni negative sembrano essersi tristemente confermate. Dovremo probabilmente aspettare ancora un po’ di tempo prima di vedere un device padroneggiare appieno questa nuova tecnologia.