Samsung Electronics ha ufficialmente svelato le specifiche complete della sua prossima generazione di memorie RAM per dispositivi mobili, gli chip LPDDR6. Questo nuovo standard, che succederà alle attuali LPDDR5X, promette un salto significativo in termini di efficienza energetica e larghezza di banda, caratteristiche fondamentali per alimentare le funzioni di intelligenza artificiale on-device che diventeranno sempre più pervasive. La compagnia sudcoreana prevede che queste memorie saranno il cuore pulsante dei dispositivi di fascia alta del 2026, con una probabile prima apparizione nella futura serie Galaxy S26.
Il dato più rilevante annunciato da Samsung è il miglioramento dell’efficienza energetica del 21% rispetto alla precedente generazione LPDDR5X. Questo traguardo è stato raggiunto grazie all’impiego di un processo produttivo a 12 nanometri e, soprattutto, all’introduzione di un sistema di gestione dinamica dell’alimentazione più intelligente. In un’epoca in cui l’elaborazione AI direttamente sul dispositivo diventa centrale, ridurre i consumi senza compromettere le prestazioni è una priorità assoluta per tutti i produttori, in quanto si traduce direttamente in una maggiore autonomia della batteria.
Prestazioni: non solo velocità, ma un bus più ampio
Per quanto riguarda le prestazioni pure, Samsung dichiara per le LPDDR6 una velocità di trasferimento dati di picco di 10,7 Gbps. Tuttavia, questo valore, di per sé, non rappresenta una rivoluzione, poiché è già stato raggiunto dalle memorie LPDDR5X più recenti. Il vero progresso risiede nell’architettura del bus di memoria. Le nuove LPDDR6 adottano infatti un bus a 24 bit, un incremento sostanziale rispetto al bus a 16 bit delle LPDDR5X. Questo cambiamento strutturale, che passa da due canali da 8 bit a due canali da 12 bit, si traduce in un ampliamento del 50% della larghezza del bus.
La conseguenza diretta di questa modifica è un notevole aumento della banda di memoria complessiva, che raggiunge circa 128 gigabyte al secondo. Per avere un termine di paragone, le memorie LPDDR5X attuali arrivano a un massimo di circa 85 GB/s. Questo surplus di banda è cruciale per gestire i grandi volumi di dati richiesti dai modelli di intelligenza artificiale che operano in tempo reale, come assistenti vocali avanzati, elaborazione di immagini e video complessi e funzionalità di realtà aumentata.
L’integrazione nei futuri dispositivi, a partire da Galaxy S26
Tutti gli indicatori puntano verso un’implementazione di queste nuove memorie nella prossima generazione di smartphone flagship. Samsung ha implicitamente confermato che le LPDDR6 sono pronte per essere integrate nella serie Galaxy S26, il cui lancio è atteso per l’inizio del 2026. In questi dispositivi, le memorie LPDDR6 opereranno in sinergia con altre tecnologie di nuova generazione, come le memorie di archiviazione UFS 4.1 e i prossimi system-on-chip, creando una piattaforma estremamente performante e ottimizzata per il carico di lavoro AI del prossimo futuro.
Oltre ai propri dispositivi, Samsung produrrà questi chip di memoria per renderli disponibili a tutti i principali produttori del settore. Ciò significa che, molto probabilmente, i brand leader nel mercato degli smartphone e dei laptop di alta gamma programmeranno il passaggio alle LPDDR6 per i loro modelli di punta in uscita nel corso del prossimo anno. La diffusione di questo nuovo standard contribuirà a innalzare l’asticella delle prestazioni minime attese per i dispositivi premium, rendendo l’AI on-device più reattiva, complessa e accessibile agli utenti finali. La transizione verso LPDDR6 segna quindi un passo decisivo per l’industria mobile, ponendo le basi hardware per la prossima ondata di innovazione software guidata dall’intelligenza artificiale.
