Il panorama degli assistenti vocali potrebbe presto conoscere un nuovo, significativo equilibrio di potere. Secondo indiscrezioni diffuse da fonti attendibili, Samsung starebbe lavorando a un’integrazione profonda tra il suo assistente Bixby e il chatbot Perplexity AI, un’evoluzione destinata a debuttare con la futura serie di smartphone di punta, i Galaxy S26. Questa mossa strategica, attesa per l’inizio del 2026, punta a trasformare Bixby da strumento di nicchia a protagonista dell’ecosistema Android, dotandolo di capacità di ricerca e generative avanzate per competere con colossi come Gemini di Google, Siri di Apple e Alexa di Amazon. L’obiettivo è chiaro: offrire un’assistenza più completa e intelligente, unendo la gestione delle funzioni di base del dispositivo a una potente intelligenza artificiale per la ricerca in tempo reale.
Le rivelazioni, condivise dal noto leaker @chunvn8888 sulla piattaforma X, indicano che test su smartphone e tablet Samsung sono già in corso. Il modello di integrazione previsto ricalcherebbe fedelmente la sinergia ormai consolidata tra i sistemi Apple e ChatGPT. Agli utenti verrà richiesto di associare il proprio abbonamento a Perplexity AI per sbloccare le funzionalità avanzate, un dettaglio che giustificherebbe la recente distribuzione di accessi gratuiti al servizio negli Stati Uniti, interpretabile come un potente incentivo all’utilizzo. La configurazione del servizio si baserà su una condivisione del carico di lavoro: le richieste più complesse e le ricerche online verranno elaborate dall’intelligenza artificiale di Perplexity, mentre Bixby continuerà a gestire in autonomia le attività di routine, come l’impostazione di promemoria o la configurazione di sveglie.
Una Strategia per Affrancarsi da Google
Questa manovra rappresenta per Samsung un’opportunità cruciale per affrancarsi, almeno in parte, dall’ecosistema Google. Pur mantenendo una partnership solida, il gigante sudcoreano ha da sempre cercato una maggiore autonomia, e un Bixby potenziato potrebbe diventare un valido motivo per gli utenti di rimanere all’interno dell’universo software della compagnia. Il doppio sistema garantisce a Samsung di potenziare le capacità cognitive dei propri dispositivi Galaxy senza dover sviluppare internamente un modello di linguaggio di pari livello, un’impresa che richiederebbe investimenti colossali e anni di ricerca. In questo modo, l’azienda può concentrarsi sull’ottimizzazione dell’esperienza utente, lasciando il pesante lavoro di elaborazione del linguaggio naturale a un partner specializzato.
Le voci di una collaborazione esclusiva tra Samsung e Perplexity AI non sono del tutto nuove. Già nel mese di giugno, Bloomberg aveva riportato l’esistenza di trattative tra le due aziende, con l’obiettivo di elevare le prestazioni di Bixby attraverso l’adozione di capacità generative superiori. L’attenzione, in particolare, era posta sul potenziamento delle esperienze di navigazione e ricerca online. Un indizio significativo di questa direzione arriva dall’introduzione su Android del browser Comet, dotato di funzioni agentiche sviluppate da Perplexity. Questo fa presagire che anche l’app nativa Samsung Internet Browser potrebbe beneficiare degli stessi avanzamenti tecnologici, creando un ecosistema coerente e integrato che favorirebbe il ritorno di Bixby come assistente predefinito su tutti i dispositivi mobili dell’azienda.
Un Investimento da 500 Milioni di Dollari
Secondo quanto suggerito dal leaker, questa ambiziosa sinergia sarebbe il diretto risultato di una sostanziosa manovra economica. Samsung avrebbe guidato una massiccia iniezione di liquidità in Perplexity AI, pari a circa 500 milioni di dollari, con l’obiettivo di assicurarsi un accesso privilegiato e probabilmente esclusivo alle sue tecnologie all’avanguardia. Questa successiva raccolta di fondi ha spinto la valutazione complessiva di Perplexity verso la soglia dei 20 miliardi di dollari, nonostante la società mantenga lo status di azienda non quotata in borsa. Le clausole specifiche dell’accordo rimangono confidenziali, ma l’entità dell’investimento sottolinea l’importanza strategica che Samsung attribuisce a questa partnership.
Questa evoluzione per Bixby segue coerentemente la direzione tracciata da Samsung negli ultimi mesi. Poche settimane fa, l’azienda è diventata il primo produttore al mondo a integrare Perplexity AI direttamente all’interno del sistema operativo delle proprie smart TV. Questo passaggio ha gettato le basi per un’esperienza utente omogenea attraverso diversi dispositivi, dal salotto di casa alla tasca degli utenti. La mossa sui Galaxy S26 rappresenta quindi il passo successivo, logico e ancor più cruciale, per consolidare la presenza dell’assistente vocale in un mercato, quello degli smartphone, dove ha storicamente faticato a emergere.
L’integrazione di un’IA generativa potente e focalizzata sulla ricerca come Perplexity potrebbe finalmente colmare il divario che ha sempre separato Bixby dalla concorrenza. Gli utenti potrebbero presto trovarsi tra le mani un assistente in grado non solo di impostare un timer, ma di ricercare, sintetizzare e fornire risposte articolate a domande complesse, attingendo alle informazioni più recenti dal web. Se implementata con successo, questa fusione potrebbe ridisegnare le gerarchie nel mondo degli assistenti digitali, restituendo a Samsung un ruolo di primo piano nell’innovazione software e offrendo ai consumatori un’alternativa credibile e profondamente integrata. Il lancio della serie Galaxy S26 sarà il banco di prova decisivo per questa ambiziosa visione.
