Le certificazioni ufficiali presso il consorzio Bluetooth SIG segnalano che il debutto del primo smartphone pieghevole a tre sezioni di Samsung, probabilmente chiamato Galaxy Z TriFold o Galaxy G, è imminente.
I codici modello, insoliti rispetto agli standard abituali del produttore coreano, suggeriscono una strategia volta a mantenere il massimo riserbo sul dispositivo in attesa del lancio ufficiale.
Tuttavia, le prospettive di distribuzione appaiono fortemente limitate, con indiscrezioni che indicano un rilascio iniziale confinato a mercati selezionati, lasciando in dubbio la disponibilità su scala globale per il prossimo futuro.
Certificazioni Bluetooth rivelano l’imminente arrivo
Il passaggio attraverso l’iter di certificazione del Bluetooth Special Interest Group rappresenta una tappa obbligata e cruciale per qualsiasi dispositivo di nuova concezione prima della sua commercializzazione.
Il ritrovamento delle varianti del Galaxy Z TriFold nel database del SIG conferma che il progetto ha superato i test di compatibilità con lo standard wireless, un chiaro indicatore che lo sviluppo è in una fase avanzata.
L’attenzione degli analisti si è concentrata sulla natura atipica dei codici modello registrati, che si discostano dalla consueta nomenclatura di Samsung.
Questa scelta è interpretata come un tentativo deliberato di camuffare l’identità del dispositivo e prevenire fughe di informazioni dettagliate prima del momento stabilito dal colosso tecnologico di Suwon.
Una distribuzione geografica estremamente limitata
Nonostante la certificazione “internazionale”, le aspettative per una diffusione ampia del Galaxy Z TriFold devono essere ridimensionate.
Fonti ben informate suggeriscono che il lancio iniziale sarà estremamente circoscritto, con gli Emirati Arabi Uniti indicati come il primo e, forse, unico mercato di debutto.
Eventuali espansioni successive, non confermate ufficialmente, potrebbero interessare Singapore e Taiwan, ma rimangono al momento mere speculazioni.
La strategia di Samsung sembra puntare a un collaudo del prodotto in nicchie di mercato molto specifiche, con una potenziale estensione della disponibilità internazionale non prevista prima del 2026.
Questo approccio cauto potrebbe essere dettato dalla complessità produttiva e dalla volontà di testare l’accoglienza del pubblico verso una forma factor così innovativa e presumibilmente costosa.
Le ombre sulle specifiche tecniche e la questione dei chipset
La documentazione rilasciata dal Bluetooth SIG, come di consueto, non contiene dettagli tecnici, immagini o specifiche prestazionali che possano svelare le reali capacità del dispositivo.
Un elemento che ha destato l’interesse degli osservatori è la certificazione separata ottenuta dal modello internazionale rispetto alle altre varianti.
Questa procedura distintiva fa supporre l’esistenza di differenze a livello hardware tra le versioni destinate a diverse regioni geografiche.
Una prassi consolidata per Samsung, specialmente nella sua gamma top di smartphone, è l’utilizzo di System-on-Chip differenti a seconda del mercato.
Sorge quindi il legittimo interrogativo se anche il Galaxy Z TriFold sarà caratterizzato dalla dicotomia tra i processori Snapdragon di Qualcomm e le soluzioni Exynos sviluppate in-house.
Questa scelta ha spesso diviso gli utenti, con le versioni Snapdragon tradizionalmente preferite per le prestazioni complessive e l’efficienza energetica.
Il panorama degli smartphone pieghevoli si appresta a vivere una potenziale rivoluzione con l’ingresso della categoria a tre ante.
Samsung, leader indiscusso in questo segmento, sembra determinata a mantenere il suo vantaggio competitivo introducendo un prodotto che potrebbe ridefinire gli standard del settore.
Tuttavia, la strategia di lancio iper-selettiva indica una presa di coscienza dei rischi connessi a un’innovazione così radicale.
Il successo del Galaxy Z TriFold non dipenderà solo dalla sua tecnologia, ma anche dalla capacità di Samsung di renderlo un prodotto maturo e desiderabile per un pubblico più ampio, quando e se deciderà di distribuirlo globalmente.
