Anche il nuovo Samsung Galaxy Z Flip7 è stato sottoposto ai celebri test di resistenza di Zack Nelson, noto YouTuber del canale JerryRigEverything. Dopo l’ottima prova del Galaxy Z Fold7, il pieghevole a conchiglia di Samsung ha dimostrato di essere un dispositivo robusto, nonostante alcune criticità legate alla natura del suo display flessibile.
Display esterno e interno a confronto
Il test inizia con l’analisi del display esterno, realizzato in vetro e quindi resistente ai graffi. Al contrario, lo schermo principale interno è in plastica, materiale più vulnerabile: basta un’unghia o oggetti comuni come chiavi o monete per lasciare segni evidenti. Samsung offre una sostituzione gratuita della pellicola proteggi-schermo, ma è importante ricordare che non può essere rimossa autonomamente dall’utente.
Costruzione e certificazioni
Il telaio in alluminio e la finitura anodizzata contribuiscono alla solidità generale del dispositivo, rendendolo resistente ai graffi superficiali. Il Galaxy Z Flip7 vanta anche la certificazione IP48: protegge bene dall’acqua, ma meno dalla polvere, fermando solo particelle superiori a 1 mm. Durante il test con la terra, la cerniera ha mostrato qualche scricchiolio, confermando la sua sensibilità ai detriti più fini.
Il temuto bend test
La prova più attesa, il bend test, ha visto il telefono piegarsi oltre i 180° senza riportare danni significativi. La cerniera ha resistito alle sollecitazioni e il display è rimasto intatto, dimostrando l’affidabilità del design Samsung. Un risultato che conferma come i pieghevoli dell’azienda coreana siano sempre più robusti e pronti per l’uso quotidiano.
Nonostante i progressi, resta fondamentale prestare attenzione alla cura del display interno, il punto più delicato di questi innovativi dispositivi. Samsung continua a migliorare la durata dei suoi smartphone pieghevoli, consolidando la sua leadership in un mercato in costante evoluzione.