Secondo le ultime indiscrezioni circolate online, Samsung starebbe per compiere un significativo balzo in avanti nella tecnologia di ricarica senza fili per la sua prossima generazione di smartphone flagship. Dopo sei anni di stasi, i futuri Galaxy S26, in particolare il modello Ultra, potrebbero supportare per la prima volta una potenza di ricarica wireless fino a 25 watt, allineandosi finalmente a quanto già offerto da Apple. Questo aggiornamento, se confermato, segnerebbe una svolta per l’azienda coreana, che ha mantenuto un approccio estremamente cauto in questo settore, un’eredità probabilmente lasciata dal noto incidente del Galaxy Note7.
La notizia proviene dall’insider noto come @jukaronlosreve, che ha pubblicato le anticipazioni sulla piattaforma X. Secondo queste rivelazioni, la gamma Galaxy S26 vedrebbe un’adozione differenziata della nuova potenza. Il modello di punta, il Galaxy S26 Ultra, sarebbe compatibile con ricarica wireless fino a 25 watt. Gli altri modelli della serie, presumibilmente il Galaxy S26 e il Galaxy S26+, dovrebbero invece supportare una ricarica senza fili fino a 20 watt. Questo rappresenterebbe il primo incremento sostanziale dal lontano 2020, quando la ricarica induttiva debuttò sui Galaxy S20 con un limite di 15 watt, un tetto rimasto invariato fino agli attuali Galaxy S25.
Il confronto con Apple e il mercato
Questo potenziale aggiornamento posizionerebbe Samsung su un piano di parità con il suo principale concorrente, Apple. La società di Cupertino, spesso considerata conservativa negli aggiornamenti tecnologici, ha infatti già superato Samsung su questo fronte. Già con l’iPhone 16 Pro Max, lanciato un anno fa, Apple ha introdotto il supporto per la ricarica wireless da 25 watt. Con l’ultima serie di smartphone, questa caratteristica è stata estesa a tutta la gamma, dimostrando una strategia più aggressiva. Nonostante questo passo in avanti, sia Samsung che Apple continuano a mantenere una certa distanza dai picchi di potenza raggiunti da molti produttori cinesi, che in alcuni casi propongono ricariche wireless che superano abbondantemente i 50 watt, privilegiando probabilmente un bilanciamento tra velocità, efficienza e sicurezza.
L’approccio cauto di Samsung in materia di batteria e ricarica è un elemento noto agli osservatori del settore. Molti analisti ritengono che questa prudenza sia una diretta conseguenza del recall globale del Galaxy Note7 nel 2016, un evento che ha causato ingenti danni all’immagine e alle finanze dell’azienda a causa di problemi legati proprio alle batterie. Da allora, Samsung ha posto una forte enfasi sulla sicurezza, preferendo incrementi graduali e controllati delle prestazioni piuttosto che rincorrere record di potenza a tutti i costi.
Cosa significherebbe per gli utenti
Un aumento della potenza di ricarica wireless da 15 a 25 watt per il top di gamma si tradurrebbe in tempi di ricarica notevolmente ridotti. Per l’utente medio, questo significa poter ricaricare il proprio dispositivo in modo significativamente più rapido quando viene appoggiato su una piastra di ricarica compatibile, senza la necessità di collegare un cavo. La differenza sarebbe particolarmente percepibile durante quelle ricariche veloci effettuate durante il giorno, ad esempio in ufficio o mentre si è in auto. Tuttavia, per sfruttare appieno questa nuova potenza, sarà necessario che gli utenti possiedano anche piastre di ricarica in grado di supportare lo standard specifico e la potenza massima di Samsung.
Se le anticipazioni dovessero rivelarsi fondate, è lecito aspettarsi che una politica analoga venga applicata anche alla prossima generazione di smartphone pieghevoli di Samsung, come la serie Galaxy Z. Un incremento della ricarica wireless per dispositivi come il Galaxy Z Fold e il Galaxy Z Flip sarebbe un’evoluzione logica e molto attesa, considerando le batterie di maggiore capacità che alimentano questi modelli. Il mercato osserverà con attenzione gli sviluppi, in attesa di una conferma ufficiale che, come di consueto, non arriverà molto prima del lancio ufficiale dei dispositivi, previsto per il primo trimestre del 2026.
