I dati del terzo trimestre del 2025 confermano una verità ormai consolidata nel settore dell’elettronica di consumo: Samsung è il re indiscusso del mercato televisivo mondiale.
Il colosso sudcoreano, con una quota del 29%, mantiene saldamente il primo posto nella classifica dei produttori, un primato che detiene ininterrottamente da due decenni.
Nonostante la crescente pressione competitiva, specialmente dai brand cinesi, l’azienda di Suwon non mostra segni di cedimento, continuando a dettare legge con una strategia basata su innovazione tecnologica e un’offerta che spazia dall’economico al premium.
Secondo le ultime rilevazioni della società di analisi Omdia, Samsung ha registrato un lieve incremento della propria quota di mercato su base annua, passando dal 28,6% del terzo trimestre 2024 all’attuale 29%.
Un dato che, seppur contenuto, assume un significato particolare in un contesto globale complesso e testimonia la resilienza del brand.
Il distacco dai diretti inseguitori rimane abissale: al secondo posto si piazza LG con una quota del 15,2%, seguita da TCL al 13% e da Hisense al 10,9%.
In termini di volumi di vendita, il vantaggio di Samsung è quasi doppio rispetto al suo storico rivale LG.
Il panorama competitivo: la minaccia cinese e la sfida OLED
La vera novità nel panorama competitivo è rappresentata dall’aggregato dei produttori cinesi.
Se si sommano le quote di mercato di TCL, Hisense e Xiaomi, si ottiene una percentuale complessiva del 31,8%, superiore a quella di Samsung da sola.
Questo dato inizia a rappresentare una preoccupazione concreta per la leadership sudcoreana, poiché evidenzia una crescita strutturale e coordinata dei rivali asiatici, particolarmente aggressivi nelle fasce di prezzo medio-basse.
Xiaomi, in particolare, sta consolidando la sua presenza nei segmenti più economici, conquistando fette di mercato con prodotti dal buon rapporto qualità-prezzo.
Dall’altro lato dello spettro, nell’ambito premium dei televisori OLED, è LG a detenere una posizione di forte predominio.
Questa biforcazione del mercato pone Samsung in una posizione strategica peculiare: l’azienda deve infatti difendere la sua egemonia su tutti i fronti, cercando di attrarre sia l’utente budget-conscious che l’appassionato di alta tecnologia disposto a investire migliaia di euro.
Una sfida sempre più complessa in un mondo dove la specializzazione spesso premia, ma che Samsung, finora, ha gestito con successo grazie a un portafoglio prodotti estremamente variegato e a un brand perception fortissimo.
Innovazione e strategia: oltre lo schermo, un hub per la casa intelligente
La risposta di Samsung alla concorrenza non si basa solo sul volume, ma su una continua evoluzione del concetto stesso di televisore.
Da tempo l’azienda punta su alta qualità, tecnologie all’avanguardia e funzionalità superiori per trasformare il televisore da semplice dispositivo di intrattenimento a cuore pulsante della casa intelligente.
Il costante miglioramento dei pannelli, con tecnologie come QLED e Neo QLED, è affiancato da un ecosistema software sempre più ricco.
Oltre all’assistente vocale Bixby, Samsung ha integrato funzionalità di intelligenza artificiale generativa e collaborazioni, come quella con Perplexity, per rendere l’esperienza utente più interattiva e personalizzata.
Modelli iconici come The Frame, che si mimetizza nell’arredamento trasformandosi in un quadro quando spento, o le funzionalità Ambient Mode, sottolineano questa filosofia.
La partnership con piattaforme come l’Art Store o con colossi dell’intrattenimento come Disney e Pixar, amplia ulteriormente il valore percepito del prodotto.
L’obiettivo è chiaro: fare in modo che i televisori Samsung diventino compagni intelligenti e intermediari indispensabili per il controllo dell’intero ecosistema domestico connesso.
Prospettive future: una leadership solida ma non scontata
Alla vigilia della fine del 2025, non ci sono indicazioni che il primato di Samsung sia in pericolo imminente.
La solidità finanziaria, la forza del brand, la capillarità della distribuzione e gli ingenti investimenti in ricerca e sviluppo costituiscono barriere all’ingresso difficilmente superabili per qualsiasi concorrente nel breve termine.
È improbabile che un altro produttore possa scalzare la società sudcoreana dalla vetta del mercato mondiale almeno nel corso del prossimo anno.
Tuttavia, il percorso futuro non sarà una passeggiata.
La pressione sui margini, causata dalla concorrenza aggressiva nelle fasce basse, e la necessità di innovare costantemente nel segmento alto per contrastare LG, richiederanno scelte strategiche sempre più accurate.
La capacità di Samsung di mantenere un appeal trasversale, continuando a essere sinonimo sia di affidabilità per la massa che di innovazione per gli early adopter, sarà la chiave per prolungare il suo regno ventennale.
I dati trimestrali continuano a premiarla, ma la partita si gioca ormai su un campo globale dove i contendenti, soprattutto dall’Asia, non dormono mai.
