La tecnologia del ray tracing rappresenta un notevole salto in avanti in termini di qualità grafica per qualsiasi videogioco quando è abilitata.
Tuttavia, è una funzione che richiede molte risorse, motivo per cui, per utilizzarla al meglio, è consigliabile disporre di una scheda grafica ad alte prestazioni.
Questa tecnologia è stata inizialmente sviluppata per i computer, poi è stata introdotta anche nelle console e, dall’inizio del 2022, è presente nei chip di fascia alta per smartphone.
Nei dispositivi mobili più recenti, questa tecnologia è ancora in fase di sviluppo, ma alcune aziende stanno facendo seri progressi. Un esempio è Samsung, che sta attualmente lavorando a un proprio algoritmo di ray tracing per i suoi smartphone.
Sarà in grado di guadagnarsi il primo posto in questo mercato? Vediamo cosa sappiamo fino ad ora.
Samsung vuole il suo ray tracing sugli smartphone Galaxy S
Secondo un rapporto di KoreaDaily, l’Istituto Avanzato di Tecnologia di Samsung (SAIT) sta attualmente sviluppando una “completa tecnologia di ray tracing” per l’azienda.
Questa tecnologia verrà incorporata nei chip Exynos dopo il 2025 e Samsung prevede di competere in termini di prestazioni con le alternative di AMD e Nvidia.
Per coloro che non ne sono a conoscenza, il ray tracing è una tecnologia che consente di mostrare riflessi e luci in modo molto più realistico nei giochi. Questo incide su tutto l’ambiente di gioco, ma principalmente sull’acqua e sui vetri.
L’obiettivo di Samsung è ambizioso, poiché mira ad applicare questa tecnologia a tutto il comparto, non solo alle aree che riflettono la luce. Qual è il dettaglio critico? La questione va ben oltre l’algoritmo, coinvolge anche l’hardware.
AMD e Nvidia dispongono di potenti schede grafiche dedicate e di dimensioni maggiori. Tuttavia, nei dispositivi mobili, il SoC è molto più piccolo dal punto di vista fisico e include al suo interno CPU, GPU, NPU e altri elementi.
Come farà Samsung a raggiungere il suo obiettivo? A quanto pare, attraverso un’elevata ottimizzazione del software e sfruttando appieno un alleato chiave degli smartphone negli ultimi anni: l’intelligenza artificiale.
Il rapporto suggerisce che l’azienda sta sviluppando un metodo chiamato “Neuro Super Sampling”, che sfrutta l’IA per convertire facilmente immagini di bassa qualità in immagini ad alta risoluzione.
Inoltre, il fulcro del ray tracing di Samsung sarà la Neural Ray Reconstruction, che sfrutterà anch’essa l’IA, grazie a una nuova unità di elaborazione neurale (NPU) molto più potente rispetto a quelle attuali.
In aggiunta, sembra che Samsung stia lavorando per migliorare il sistema di anti-aliasing per i giochi, che consentirà di eliminare in modo più efficace gli edge jagged dai dettagli renderizzati.
Questa funzionalità è già presente sui dispositivi mobili, ma è implementata in modo più avanzato sui computer.
Quali saranno i primi smartphone (e chip) di Samsung dotati di ray tracing integrato?
Come accennato in precedenza, il primo SoC di Samsung con questa tecnologia grafica proprietaria non arriverà prima del 2025. Se Samsung manterrà la sua nomenclatura attuale, ciò coinciderebbe con un futuro Exynos 2600, che potrebbe essere il chip presente sui Galaxy S26.
Tuttavia, questa affermazione riguarda esclusivamente l’algoritmo di ray tracing di Samsung, poiché i dispositivi Galaxy S sono compatibili con il ray tracing già dal 2022.
L’Exynos 2200 dei Galaxy S22 ha introdotto questa funzionalità con la sua GPU Xclipse 920, anche se l’algoritmo utilizzato era di AMD. Inoltre, i Galaxy S23 hanno supportato il ray tracing grazie al processore Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy, ma l’algoritmo era di ARM.
Infine, un ulteriore passo avanti previsto in questo settore è l’arrivo dei core Oryon nel processore Snapdragon 8 Gen 4. Questo SoC dovrebbe alimentare i futuri Galaxy S25 e promette di competere con la potenza di una scheda grafica dedicata AMD per computer.
Da notare che queste considerazioni riguardano specificamente Samsung e i suoi dispositivi Galaxy, mentre Nvidia sta pianificando un ritorno nel settore dei dispositivi mobili, in collaborazione con MediaTek.