Il panorama degli smartphone di fascia media è in fermento in vista del 2026, con Redmi che sembra voler alzare ulteriormente l’asticella.
Secondo le ultime indiscrezioni diffuse dal noto informatore digitale Smart Pikachu, il marchio cinese starebbe sviluppando la nuova serie Redmi Turbo 5, erede degli attuali modelli Turbo 4 e Turbo 4 Pro.
Le anticipazioni, se confermate, dipingono un quadro di innovazione significativa, soprattutto per quanto riguarda l’autonomia e la potenza di calcolo, con un focus particolare sui nuovi chipset MediaTek Dimensity.
Il lancio sul mercato è attualmente previsto per il mese di gennaio del 2026.
Una Svolta nel Design e nella Costruzione
Le fughe di notizie suggeriscono che la serie Redmi Turbo 5 rappresenterà un progresso visibile rispetto alla generazione precedente.
Uno dei cambiamenti più attesi riguarda la costruzione, con l’introduzione di una cornice centrale in metallo che promette di conferire al dispositivo una maggiore solidità e una sensazione di premium.
Il design sarà caratterizzato da un ampio display con angoli arrotondati, in linea con le tendenze attuali del mercato.
Inoltre, si vocifera che il modello più avanzato, potenzialmente chiamato Redmi Turbo 5 Pro, potrebbe integrare un sensore per l’impronta digitale ultrasonico sotto lo schermo, una tecnologia che offre maggiore velocità e sicurezza rispetto ai sensori ottici tradizionali.
Il Cuore Dimensity: Potenza ed Efficienza
La scelta del sistema su chip (SoC) sembra essere un punto cardine della strategia di Redmi per questa serie.
Secondo le tabelle comparative diffuse, i nuovi smartphone abbandonerebbero la doppia piattaforma Qualcomm e MediaTek vista in passato per affidarsi interamente a quest’ultima.
Il modello standard Redmi Turbo 5 sarebbe equipaggiato con il presunto Dimensity 8500 Ultra, un chip prodotto con il processo a 4 nanometri di TSMC.
La configurazione prevede un ottimo di core, tra cui un core “Prime” che può raggiungere i 3.4 GHz, abbinato a una GPU Mali-G720.
La vera rivoluzione, tuttavia, sarebbe riservata al top di gamma.
Il Redmi Turbo 5 Pro (o Pro Max, come suggerito da alcune fonti) potrebbe montare il Dimensity 9500e, basato sull’avanzatissimo processo a 3 nanometri (N3E) di TSMC.
Questo processore sarebbe dotato di un potente core Cortex-X925 da 3.73 GHz e una GPU G925 MP12, promettendo prestazioni di alto livello per gaming e multitasking intensivo.
Autonomia da Record e Ricarica Superveloce
Se le specifiche di potenza sono impressionanti, è sul fronte dell’autonomia che la serie Turbo 5 potrebbe fare storia per il brand Redmi.
Le voci insistono sull’integrazione di una batteria di capacità compresa tra 8.000 e 9.000 mAh, che sarebbe una delle più grandi mai viste su uno smartphone Redmi.
Una capacità del genere, abbinata all’efficienza dei nuovi chipset Dimensity, potrebbe garantire un’autonomia di due o addirittura tre giorni con un uso intenso.
Per ricaricare questo enorme serbatoio energetico, Redmi proverrebbe una soluzione altrettanto rapida: il supporto alla ricarica cablata da 100 watt.
Questa combinazione batteria gigante e ricarica ultraveloce risponde a una delle richieste più pressanti degli utenti moderni.
Display e Resistenza Completano il Quadro
Gli schermi dei due modelli dovrebbero essere di tipo OLED con risoluzione 1.5K, un ottimo compromesso tra nitidezza ed efficienza energetica.
La tecnologia LTPS garantirà tempi di risposta rapidi e una buona luminosità.
Un altro aspetto degno di nota è la presunta certificazione di resistenza.
Sia il Redmi Turbo 5 che il Turbo 5 Pro potrebbero vantare un rating IP68/69, che garantisce non solo la completa resistenza alla polvere e all’immersione in acqua, ma anche la protezione contro getti d’acqua ad alta pressione e temperatura.
Questa caratteristica renderebbe i dispositivi particolarmente adatti a un uso robusto e in condizioni ambientali difficili.
L’attesa per l’annuncio ufficiale, previsto per gennaio 2026, è già alle stelle.
Se le specifiche trapelate troveranno riscontro nella realtà, la serie Redmi Turbo 5 potrebbe ridefinire gli standard per la fascia media-alta, ponendo l’accento su un’autonomia senza compromessi, una potenza di prim’ordine grazie a MediaTek e una costruzione solida e resistente.
Il mercato dovrà attendere ancora diversi mesi per avere la conferma ufficiale, ma le premesse sono senza dubbio promettenti.
