Oggi vi portiamo una e-bike che sta facendo parlare di sé, un modello che promette prestazioni elevate, comfort e una grande autonomia. Parliamo della Engwe Engine X, una fat bike pieghevole con motore da 250W, batteria da 48V 13Ah, cambio Shimano a 7 velocità e freni a disco da 160 mm.
Un aspetto davvero interessante è l’autonomia dichiarata dall’azienda, che arriva fino a 120 km. Un valore decisamente sopra la media rispetto ad altre fat bike simili, che si fermano intorno agli 85 km. Ma è davvero così? Lo scopriremo nel test su strada!
Recensione Engwe Engine X
A proposito di domande, in tanti durante le nostre storie Instagram ci avete chiesto quale display monta questa bici. Bene, vi togliamo subito la curiosità: Engwe Engine X monta un display LCD Yolin YL80C, ben leggibile anche sotto la luce diretta del sole. Ma adesso basta parlare, andiamo subito all’unboxing, poi vediamo la prima accensione, la ricarica, il test drive e infine le considerazioni finali.
Unboxing: ottima dotazione e imballaggio perfetto
La Engwe Engine X arriva ben imballata e protetta, con ogni componente posizionato con cura per evitare danni durante il trasporto. È sempre un buon segnale quando l’azienda dimostra questa attenzione ai dettagli già dalla confezione.
Una volta aperta la scatola, troviamo una dotazione piuttosto classica. Oltre alla bici, ci sono i manuali d’uso in più lingue, i pedali, un set di chiavi e attrezzi utili per il montaggio, un campanello e, ovviamente, il caricabatterie.
Una dotazione standard che permette di avere tutto l’essenziale fin dal primo utilizzo, senza dover acquistare accessori separatamente. Il montaggio è il solito di tutte le bici elettriche. Serve fissare il manubrio, montare i pedali, regolare la sella, e controllare che il tutto sia ben stretto ed in ordine.
Una volta assemblata, la qualità costruttiva di questa bici si fa subito notare. Il telaio in alluminio 6061 è robusto e resistente, il design pieghevole la rende pratica per il trasporto, mentre le ruote fat da 20×4 pollici conferiscono stabilità su qualsiasi tipo di terreno.
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Le sospensioni sono un altro punto di forza, con un sistema ben tarato sia all’anteriore che al posteriore, in grado di assorbire bene le asperità del terreno.
Un dettaglio particolare che ho notato riguarda l’altezza della sella. Anche alla regolazione minima, resta piuttosto alta, quindi se siete sotto il metro e sessantacinque, metro e settanta potreste trovarla meno comoda rispetto ad altre e-bike.
Display e comandi sul manubrio
Passando al manubrio, sulla destra troviamo il cambio Shimano a 7 velocità, mentre sulla sinistra ci sono il pulsante di accensione e spegnimento, i tasti per regolare il livello di assistenza e il comando per attivare le luci. Il display LCD YL80C è chiaro e ben visibile, e mostra informazioni come il livello di carica della batteria, la velocità attuale, il livello di assistenza selezionato e la distanza percorsa.
Una caratteristica che apprezzo molto è la luminosità del display, che rimane ben leggibile anche sotto il sole diretto. Prima di uscire per la prima volta, ricordate sempre di fare una carica completa, per evitare di restare a piedi come era capitato a noi. Nella foga di volerla provare siamo usciti e rimasti a piedi.
Il connettore di ricarica si trova sotto un tappo di protezione, che evita l’ingresso di acqua e sporco. Il tempo di ricarica è di circa 6-8 ore e l’autonomia dichiarata è di 120 km. Ora vedremo se questi dati sono reali o se, come spesso accade, bisogna aspettarsi qualche chilometro in meno.
Test su strada: comfort e prestazioni
Dopo diverse settimane di utilizzo, possiamo dire con certezza che la Engwe Engine X ha superato ogni tipo di situazione, rivelandosi una delle migliori fat bike pieghevoli che abbia provato in questa fascia di prezzo.
Abbiamo avuto modo di utilizzarla in diversi contesti, sia su asfalto sia su sentieri sterrati, e fatto salite, discese e lunghi tratti in pianura, e possiamo finalmente tirare le somme su come si comporta realmente nella vita di tutti i giorni.
Fin dai primi metri, la Engwe Engine X trasmette un grande senso di sicurezza. Le ruote fat da 20×4 pollici danno un’aderenza incredibile, sia su asfalto che su superfici meno regolari, e la bici rimane sempre stabile e ben piantata a terra, anche nelle curve affrontate a velocità sostenuta.
L’assistenza alla pedalata è fluida e ben calibrata, senza strappi o ritardi nell’erogazione della potenza.
A livello uno, l’aiuto del motore è minimo, ideale per chi vuole fare un po’ di esercizio senza rinunciare al supporto elettrico. Salendo a livello due e tre, la spinta diventa più evidente, alleggerendo la pedalata e permettendo di mantenere una velocità costante senza troppa fatica. Al livello cinque, la bici raggiunge rapidamente i 25 km/h, mantenendo una guida estremamente fluida e piacevole.
Dopo lunghe percorrenze, abbiamo notato che il comfort di guida è tra i migliori della categoria. Il telaio solido e la doppia sospensione riducono al minimo vibrazioni e sobbalzi, assorbendo bene le asperità della strada.
Anche dopo 50 km di utilizzo continuo, non abbiamo avvertito fastidi o affaticamenti particolari, segno che la geometria della bici è ben studiata per offrire una guida comoda e rilassata.
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Uno dei test più importanti che abbiamo effettuato riguarda la capacità della Engwe Engine X di affrontare salite ripide. Grazie al motore da 250W e 55Nm di coppia, le prestazioni in salita si sono rivelate ottime.
Con l’assistenza impostata a livello tre, si pedala senza troppe difficoltà anche su pendenze impegnative. Salendo al livello cinque, il motore offre una spinta notevole, permettendo di affrontare rampe e salite senza alcuno sforzo. Questo è un dettaglio fondamentale per chi vive in zone con dislivelli importanti o ha bisogno di una bici elettrica che non lo lasci “a piedi” nei tratti più impegnativi.
Un altro aspetto fondamentale che abbiamo voluto analizzare a fondo è la capacità frenante della Engwe Engine X. La bici è equipaggiata con freni a disco meccanici da 160 millimetri, sia all’anteriore che al posteriore.
Nei test su asfalto asciutto e pianeggiante, la frenata si è dimostrata potente e ben modulata, con uno stop progressivo che evita brusche decelerazioni. Anche nelle discese più ripide, la bici mantiene una buona stabilità, senza sbilanciarsi in avanti o sbandare lateralmente.
Abbiamo testato la frenata anche su fondo bagnato, simulando condizioni di pioggia leggera, e dobbiamo dire che la risposta è stata positiva: la bici rallenta in modo sicuro e prevedibile, senza scivolamenti improvvisi.
Un’aggiunta molto utile è lo stop posteriore con luce attiva, che aumenta notevolmente la visibilità nelle ore serali, un dettaglio fondamentale per chi utilizza la bici anche di notte o su strade trafficate.
In off road, le ruote fat da 20×4 pollici e la doppia sospensione fanno della Engwe Engine X una bici versatile, capace di affrontare anche percorsi sterrati e strade bianche senza problemi. Durante l’uso, l’abbiamo provata su sentieri di campagna, ghiaia e terreni più sconnessi, e dobbiamo dire che si è comportata molto bene.
La stabilità della bici rimane ottima anche su superfici irregolari, grazie alle gomme larghe che offrono un’aderenza eccellente. Le sospensioni assorbono efficacemente le vibrazioni, permettendo di affrontare buche e ostacoli senza troppe difficoltà.
Ovviamente, non è una mountain bike pensata per il fuoristrada estremo, ma per chi vuole avere una bici capace di gestire anche percorsi sterrati senza rinunciare al comfort, questa è sicuramente una delle migliori opzioni disponibili.
Autonomia reale: conferma o sorpresa?
Per quanto riguarda invece la batteria, l’azienda dichiara un’autonomia massima di 120 km con una singola carica, ma sappiamo che questi dati sono spesso ottimistici. Dopo settimane che la stiamo usando quotidianamente, possiamo dire che, in condizioni reali, si possono tranquillamente percorrere 95-100 km utilizzando livelli di assistenza medio-bassi.
Con un uso più intenso, sfruttando il livello cinque di assistenza per la maggior parte del tempo, l’autonomia si attesta tra 65 e 75 km, comunque un ottimo risultato rispetto ad altre fat bike della stessa fascia di prezzo.
Il tempo di ricarica è invece di circa 6-8 ore, quindi consigliamo di metterla in carica durante la notte per avere sempre la batteria al massimo durante il giorno.
Portabilità e trasportabilità
Essendo una bici pieghevole, la Engwe Engine X è pensata per essere facile da trasportare. Si chiude in pochi secondi grazie a un sistema a leva e si riduce notevolmente di dimensioni, tanto da entrare nel bagagliaio di un’auto.
Tuttavia, c’è un aspetto da considerare: il peso. Con i suoi 31 kg, sollevarla non è affatto semplice, soprattutto per chi non è abituato a maneggiare carichi pesanti. Se da un lato la pieghevolezza è un vantaggio, dall’altro il peso potrebbe essere un limite per chi deve trasportarla spesso.
Considerazioni finali: vale la pena acquistarla?
Dopo averla testata su diversi tipi di terreno, possiamo dire con certezza che la Engwe Engine X è una delle migliori fat bike pieghevoli attualmente sul mercato. Il motore è potente e fluido, l’autonomia si avvicina molto ai 100 km dichiarati, le sospensioni assorbono bene le irregolarità della strada e il design pieghevole la rende estremamente pratica per chi ha bisogno di trasportarla.
Ci sono alcuni aspetti che potrebbero essere ulteriormente perfezionati, ma nulla che comprometta l’esperienza complessiva.
La sella è piuttosto alta, quindi potrebbe essere utile un piccolo adattamento per chi ha un’altezza inferiore alla media. Il parafango posteriore tende a vibrare su terreni molto sconnessi, ma con una semplice regolazione si risolve senza problemi. Infine, il peso è leggermente superiore alla media delle pieghevoli, ma d’altra parte questa caratteristica contribuisce alla sua solidità e stabilità su strada.
Quindi, la Engwe Engine X è una e-bike ben costruita, affidabile e perfetta per chi cerca una fat bike robusta e performante, con ottima autonomia, comfort di guida e grande versatilità. Un acquisto consigliato per chi desidera un mezzo sicuro, potente e adatto a ogni tipo di percorso.