Il panorama dei processori per smartphone di fascia alta è pronto per un nuovo, significativo aggiornamento. Qualcomm ha ufficialmente confermato, attraverso un annuncio sulla piattaforma cinese Weibo, che il nuovo sistema su chip Snapdragon 8 Gen 5 debutterà il 26 novembre. La mossa arriva dopo una revisione della tabella di marcia che ha portato a separare il lancio di questo modello da quello della sua variante top-tier, lo Snapdragon 8 Elite Gen 5. La distribuzione commerciale inizierà inizialmente in Cina, per poi estendersi progressivamente ai mercati globali. Questo chip, realizzato con il processo produttivo a 3 nanometri, promette prestazioni eccezionali, con benchmark Antutu che superano i 3,3 milioni di punti, e introduce i tanto attesi core Oryon custom di Qualcomm anche in un modello non di punta, segnando una svolta strategica per l’azienda.
La decisione di posticipare di alcune settimane il debutto dello Snapdragon 8 Gen 5 rispetto ai piani iniziali riflette una strategia di marketing più articolata. Separando i lanci, Qualcomm punta a massimizzare l’attenzione mediatica su ciascun prodotto, evitando che la versione “standard” venga oscurata dall’arrivo simultaneo della variante “Elite”. Questo approccio permette di creare due distinti momenti di hype nel mercato e di segmentare con maggiore chiarezza l’offerta per i produttori partner. L’annuncio su Weibo, piattaforma fondamentale per il mercato cinese, sottolinea l’importanza strategica di questa regione, dove i principali brand locali sono spesso i primi a lanciare dispositivi con le nuove tecnologie.
I Primi Smartphone Equipaggiati con il Nuovo Chip
I consumatori non dovranno attendere a lungo per toccare con mano la potenza del nuovo SoC. Diversi produttori hanno già pronti i loro modelli di punta per implementare immediatamente lo Snapdragon 8 Gen 5. Tra i pionieri assoluti figura il OnePlus Ace 6T, noto per le sue prestazioni elevate e per un ottimo rapporto qualità-prezzo. A questo si affiancano il vivo S50 e il dispositivo pieghevole vivo X Fold 6. L’adozione su un foldable come il vivo X Fold 6 è particolarmente significativa, in quanto dimostra la capacità del chip di gestire non solo compiti gravosi, ma anche le esigenze specifiche di schermi flessibili e multitasking avanzato, tipiche di questa categoria di prodotti.
I test preliminari condotti sulla piattaforma di benchmark Geekbench hanno già offerto un’anteprima delle prestazioni. I risultati mostrano che lo Snapdragon 8 Gen 5 è in grado di eguagliare le prestazioni multi-core della sua controparte Elite, un dato che sorprende positivamente gli analisti. Questo significa che in operazioni che sfruttano tutti i core del processore, come il rendering video o l’esecuzione di applicazioni pesanti in background, le due versioni saranno molto simili. La differenza principale sembra emergere nei test single-core, dove la variante Gen 5 registra punteggi leggermente inferiori, lasciando presumibilmente allo Snapdragon 8 Elite Gen 5 il ruolo di campione assoluto nelle operazioni a thread singolo.
Specifiche Tecniche e l’Ingresso dei Core Oryon
Analizzando le specifiche tecniche, si scopre che lo Snapdragon 8 Gen 5 replica la configurazione architetturale dell’Elite. Il layout della CPU è una configurazione 2+6, che prevede due core ad alte prestazioni e sei core efficienti. I due core principali, identificati come core P, operano a una frequenza di clock di 3,8 GHz, garantendo picchi di potenza per i compiti più impegnativi. I restanti sei core E, dedicati all’efficienza energetica, funzionano a una velocità stabile di 3,36 GHz, un valore particolarmente elevato che contribuisce alle ottime performance multi-core. Per la gestione grafica, il chip integra la stessa GPU Adreno 840 presente sul modello Elite, sebbene si ritenga che verrà fatta funzionare a frequenze leggermente ridotte per mantenere una distinzione di prodotto e un miglior controllo dei consumi.
Tuttavia, l’aspetto più rivoluzionario di questo chip è un altro: lo Snapdragon 8 Gen 5 è il primo processore non di punta di Qualcomm a abbandonare l’architettura Arm Cortex per abbracciare i core Oryon, progettati interamente in-house. Questa transizione, già sperimentata con successo sulla serie Elite, rappresenta un salto qualitativo fondamentale. I core Oryon, derivati dall’acquisizione di Nuvia da parte di Qualcomm, sono progettati per offrire un’architettura personalizzata che promette un miglior equilibrio tra potenza di calcolo ed efficienza energetica. Resta da verificare attraverso test approfonditi se i core Oryon utilizzati in questo modello siano identici a quelli della variante Elite o presentino lievi differenze, come accaduto in passato con modelli come lo Snapdragon 8s Gen 4 che si basavano ancora su tecnologia Arm.
L’arrivo dello Snapdragon 8 Gen 5 il 26 novembre non segna solo il debutto di un nuovo componente, ma delinea una strategia più matura e articolata di Qualcomm. Con l’introduzione dei core Oryon anche in un chip di “serie”, l’azienda consolida la sua indipendenza da Arm e amplia il raggio d’azione della sua tecnologia proprietaria. Questo permetterà a un numero maggiore di smartphone, forse anche con prezzi più accessibili, di beneficiare di un’architettura all’avanguardia, accrescendo la competitività del ecosistema Android nel suo insieme contro la concorrenza. Il mercato dei flagship è dunque in procinto di vivere un’autentica rivoluzione, con la prossima generazione di dispositivi che si appresta a stabilire nuovi standard di prestazioni e autonomia.
