La strada verso un futuro completamente elettrico si sta rivelando più accidentata del previsto per Porsche. I tanto attesi modelli elettrici delle sportive 718 Boxster e Cayman hanno subito un ulteriore ritardo: inizialmente previsti per il 2026, arriveranno non prima del 2027. Si tratta del secondo rinvio annunciato dalla casa automobilistica tedesca.
Uno dei principali ostacoli è rappresentato dalla fornitura delle batterie. Porsche aveva puntato su Northvolt, produttore svedese di batterie, per la realizzazione di celle ad alte prestazioni. Tuttavia, Northvolt ha incontrato difficoltà finanziarie ed è fallita, lasciando Porsche senza un partner cruciale per lo sviluppo delle versioni elettriche dei modelli 718. Le batterie per la Taycan, invece, continuano a essere fornite da LG Chem in Corea del Sud.
Mercato elettrico in rallentamento e ripercussioni sulla produzione
Il rinvio non è dovuto solo ai problemi con le batterie. Porsche ha osservato che l’interesse dei consumatori verso i veicoli elettrici non è cresciuto come previsto, influenzando la decisione di posticipare il lancio. L’obiettivo iniziale era di rendere elettrici l’80% delle auto vendute a livello globale entro il 2030, ma il rallentamento della transizione ha costretto la casa a rivedere i piani.
La situazione è ulteriormente complicata dalle vendite deludenti in Cina e dall’incertezza sul mercato statunitense. Per far fronte a queste difficoltà, Porsche ha dovuto tagliare 1.900 posti di lavoro nei reparti di ricerca e produzione in Germania, una mossa direttamente collegata al ritardo nell’espansione della gamma elettrica.
La sfida delle batterie e le nuove normative europee
Nel tentativo di ridurre la dipendenza dai fornitori esterni, Porsche aveva fondato nel giugno 2021 la Cellforce Group, con l’obiettivo di sviluppare batterie proprie. Tuttavia, la forte concorrenza dei produttori cinesi ha reso difficile avviare una produzione su larga scala.
A peggiorare le cose, Porsche ha dovuto interrompere le vendite delle versioni a benzina della 718 Boxster e Cayman in Europa a metà 2024. La decisione è stata presa a causa delle nuove normative sulla cybersecurity entrate in vigore il 1° luglio 2024, che avrebbero richiesto una riprogettazione dei modelli esistenti.
Pressioni sul CEO Oliver Blume e il mercato statunitense
Le difficoltà nella transizione elettrica, unite al calo delle vendite in Cina e alle possibili tariffe doganali negli Stati Uniti, stanno mettendo sotto pressione il CEO di Porsche, Oliver Blume, che ricopre anche il ruolo di amministratore delegato di Volkswagen. Alcuni azionisti di Volkswagen hanno suggerito che Blume dovrebbe concentrarsi su una sola azienda, una situazione simile a quella vissuta da Elon Musk con Tesla.
Il rinvio dei modelli elettrici 718 è particolarmente significativo per il mercato statunitense, dove Porsche non ha stabilimenti produttivi e non intende aprirne di nuovi, citando volumi di vendita insufficienti. Il CFO Jochen Breckner ha avvertito che, se le tariffe statunitensi sulle auto importate rimarranno invariate, i prezzi potrebbero aumentare.