Non sono momenti tranquilli per PornHub. Il celebre sito hard rischia di chiudere per sempre dopo le pesanti accuse sollevate dal New York Times.
L’editorialista del quotidiano statunitense Nicholas Kristof, in un articolo pubblicato pochi giorni fa, ha denunciato infatti la presenza di video pedopornografici, di revenge porn o girati di nascosto. Contenuti illeciti e pericolosi che la piattaforma per adulti monetizzerebbe e renderebbe accessibile a chiunque.
Ovviamente, si trattano tutti di contenuti caricati dagli utenti. PornHub, infatti, adotta un sistema simile a quello di YouTube, in cui i video vengono caricati dai singoli account che si sono registrati sul sito. Ma come è possibile che questi filmati siano stati validati?
Evidentemente, anche a causa dell’elevatissimo numero di contenuti (nel 2019 sono stati pubblicati più di 6,83 milioni di video) qualcosa durante i controlli è andato storto ed ora il sito, qualora le accuse dovessero rilevarsi fondate, rischia per sempre la chiusura.
Mastercard ha già dichiarato che interromperà il proprio supporto alla piattaforma (ovvero alla gestione delle transazioni) nel caso fossero riscontrate delle irregolarità sulla piattaforma.
Nel frattempo, PornHub ha limitato la pubblicazione dei contenuti e modificato in modo significativo le modalità con cui possono essere pubblicati e scaricati i filmati sulla sua piattaforma.