Chi ha avuto tra le mani un Pixel 4 ricorda ancora l’emozione del primo avvio. Un dispositivo che, pur nella sua essenzialità tipica di Google, ha saputo stupire con soluzioni tecnologiche all’avanguardia, come il riconoscimento facciale bidirezionale, tra i più sicuri mai realizzati. Tra le funzionalità più apprezzate c’era l’Ambient EQ, una calibrazione dinamica del bilanciamento del bianco del display in base alla luce ambientale. Eppure, questa innovazione è scomparsa dai modelli successivi, lasciando molti utenti perplessi.
Introdotto per la prima volta sul Nest Hub nel 2018 e poi approdato sul Pixel 4 nel 2019, l’Ambient EQ è stato spesso paragonato al True Tone di Apple. Grazie a un sensore combinato di luce e colore, la tonalità dello schermo si adattava automaticamente all’ambiente circostante, passando da calda a fredda per garantire il massimo comfort visivo. L’obiettivo era ridurre l’affaticamento degli occhi e mantenere i colori il più naturali possibile, sia nelle foto che nei video e nelle pagine web.
Il mistero della scomparsa dell’Ambient EQ
Nonostante i vantaggi evidenti, Google ha deciso di non includere questa funzionalità nel Pixel 5 e nei modelli successivi. Una scelta che ha lasciato molti fan del brand delusi, soprattutto considerando che l’Ambient EQ era considerato uno dei punti di forza del Pixel 4. Le motivazioni dietro questa decisione non sono mai state chiarite ufficialmente, ma alcuni esperti ipotizzano che possa trattarsi di una strategia per ridurre i costi o semplificare la produzione.
Curiosamente, l’Ambient EQ è riapparso sul Pixel Tablet, seppur con risultati non sempre all’altezza delle aspettative. Questo ha alimentato ulteriori dubbi sulla coerenza delle scelte tecnologiche di Google, che sembra alternare innovazioni a passi indietro inspiegabili.
Le reazioni degli utenti e il futuro della tecnologia
La comunità degli utenti Pixel ha espresso più volte il desiderio di vedere tornare l’Ambient EQ sui dispositivi futuri. Molti ritengono che questa funzionalità, unita ad altre caratteristiche avanzate come il riconoscimento facciale, possa fare la differenza in un mercato sempre più competitivo. Google, però, non ha ancora fornito indicazioni su un possibile ritorno di questa tecnologia, lasciando spazio a speculazioni e speranze.
Intanto, Apple continua a perfezionare il suo True Tone, dimostrando che l’adattamento dinamico del display è una feature apprezzata e ricercata. Resta da vedere se Google deciderà di riprendere questa strada o se preferirà concentrarsi su altre innovazioni, lasciando l’Ambient EQ solo un ricordo per gli appassionati del Pixel 4.