Google si prepara a lanciare il nuovo Pixel 10, un dispositivo che promette diverse migliorie rispetto al predecessore Pixel 9, ma con qualche compromesso nel comparto fotografico.
Analizziamo nel dettaglio le specifiche tecniche e le differenze tra i due modelli, per capire cosa cambia e cosa rimane invariato.
Display più luminoso e resistente
Il Pixel 10 mantiene lo schermo da 6,3” con risoluzione FHD+ e tecnologia AMOLED, ma introduce un importante upgrade nella luminosità.
La massima luminosità raggiunge ora i 3.000 nit, contro i 2.700 nit del Pixel 9, mentre la modalità HBM (High Brightness Mode) arriva a 2.000 nit (1.800 nit sul predecessore).
Il vetro protettivo rimane il Corning Gorilla Glass Victus 2, già presente sul Pixel 9, garantendo resistenza a graffi e urti.
Il salto generazionale del chip Tensor G5
Uno dei cambiamenti più significativi riguarda il processore: il Pixel 10 monta il nuovo Google Tensor G5, prodotto da TSMC con processo a 3 nm.
Si tratta di un miglioramento notevole rispetto al Tensor G4 del Pixel 9, realizzato da Samsung con nodo a 4 nm.
Questa evoluzione dovrebbe tradursi in maggiore efficienza energetica e prestazioni più fluide, soprattutto nell’elaborazione delle immagini e nell’intelligenza artificiale.
Fotocamera: più zoom, ma sensori ridotti
Il comparto fotografico del Pixel 10 presenta alcune novità contrastanti.
La fotocamera principale scende a 48 MP, probabilmente lo stesso sensore del Pixel 9a, mentre il Pixel 9 utilizzava un sensore da 50 MP ereditato dai modelli Pro.
L’ultra-wide vede un ridimensionamento da 48 MP a 12 MP, ma arriva in soccorso il nuovo teleobiettivo con zoom 5X da 10,8 MP, assente sul Pixel 9.
La fotocamera frontale rimane invariata a 10,5 MP.
Batteria e ricarica: incrementi marginali
La capacità della batteria passa da 4.700 mAh del Pixel 9 a 4.970 mAh, con un aumento che dovrebbe garantire una maggiore autonomia.
La ricarica cablata raggiunge i 29 W (27 W sul predecessore), mentre quella wireless arriva a 15 W con supporto al protocollo Qi2.
Il Pixel 9 supportava invece 12 W con caricatori Qi2 e 15 W solo con il Pixel Stand.
Software: il nodo delle “soft lock”
Restano ancora da chiarire alcuni dettagli, come dimensioni, peso e finiture, ma l’attenzione si concentra sulle possibili soft lock che Google potrebbe applicare.
Si tratta di limitazioni software imposte artificialmente per differenziare i modelli standard dai più costosi Pixel Pro, anche quando l’hardware sarebbe in grado di supportarle.
Una pratica già adottata in passato dalla società, che potrebbe ripetersi con il Pixel 10.
Ulteriori informazioni dovrebbero emergere nelle prossime settimane, in vista del lancio previsto per fine agosto.
Il Pixel 10 si presenta dunque come un’evoluzione del predecessore, con migliorie nel display, nel processore e nella batteria, ma con qualche passo indietro nel settore fotografico.
La scelta di Google di differenziare ulteriormente i modelli standard dai Pro attraverso limitazioni software rimane un punto interrogativo per gli utenti più esigenti.