A seguito di un procedimento giudiziario opposto a Nokia, Oppo e OnePlus hanno sospeso le vendite di smartphone e orologi connessi in Germania. In discussione: l’utilizzo delle tecnologie 4G e 5G ritenuto illegale. La Francia non è preoccupata.
La notizia è sorprendente: Oppo e OnePlus, due marchi affermati nel panorama tecnologico europeo, stanno sospendendo le vendite di smartphone e orologi connessi in Germania. Questo è ciò che apprendiamo da un articolo di 9to5Google che fa il punto su questa situazione piuttosto strana.
Se infatti date un’occhiata ai siti tedeschi di questi due brand – entrambi appartenenti al gruppo Oplus – vi accorgerete che sono piuttosto vuoti. Su quella di Oppo, ad esempio, non esiste più alcuna sezione che porti alla presentazione dei prodotti, alle loro caratteristiche e nemmeno ai link di acquisto. In confronto, il sito francese del produttore ha una scheda “Smartphone” e un altro “Oggetti connessi” per i suoi orologi connessi e cuffie wireless.
Sul lato del sito tedesco OnePlus, a prima vista sembra ancora tutto normale. Ma basta cercare sul lato del negozio online, sezione smartphone, per rendersi conto che non c’è niente da quel lato.
Stessa storia per gli orologi connessi. Nessuna preoccupazione a priori, invece, sulle altre tipologie di prodotti.
Perché Oppo e OnePlus smettono di vendere smartphone in Germania?
Ovviamente ci chiediamo cosa possa aver causato una situazione del genere. La risposta va cercata dalla parte della giustizia tedesca. In effetti, una causa legale ha opposto Nokia a Oppo e OnePlus. Ricordiamo che il marchio Nokia non è sfruttato solo sul mercato degli smartphone. È anche e soprattutto un gruppo molto importante nel settore delle telecomunicazioni e, tra l’altro, delle infrastrutture 4G e 5G.
L’azienda finlandese ha però attaccato Oppo e OnePlus, accusandoli di aver utilizzato illegalmente le sue tecnologie 4G e 5G. I due produttori sono stati quindi accusati di non aver pagato a Nokia le opportune licenze, il che costituisce certamente un’infrazione. In altre parole, sarebbe un furto di proprietà intellettuale. Oppo aveva però impugnato una prima decisione, ma nonostante questo tentativo il tribunale di Mannheim ha confermato la prima sanzione.
All’epoca, il rischio di esilio minacciava già le vendite di smartphone Oppo e OnePlus in Germania. Sembrerebbe che questo rischio si sia materializzato.
La risposta di Oppo
Abbiamo contattato le filiali francesi di Oppo e OnePlus in merito. Il primo ci ha risposto e si giustifica in particolare puntando il dito contro un atteggiamento un po’ urbano da parte di Nokia.
In qualità di titolare di numerosi brevetti 5G, Oppo apprezza il ruolo della proprietà intellettuale nell’innovazione. Siamo abituati a stabilire accordi di licenza incrociata con molte aziende leader e ci impegniamo a promuovere un sano ecosistema di proprietà intellettuale. Il giorno dopo la scadenza del contratto 4G di Oppo e Nokia, Nokia ha immediatamente intrapreso un’azione legale dopo aver chiesto tariffe di rinnovo irragionevolmente elevate.
Inoltre, Oppo sostiene di stare già adottando le misure necessarie per un ritorno alla normalità, sottolineando, di passaggio, la natura temporanea di tale sospensione.
Il nostro impegno a lungo termine nei confronti del mercato tedesco rimane lo stesso e stiamo lavorando in modo proattivo con le parti interessate per risolvere il problema in corso. A parte la sospensione temporanea delle vendite e della commercializzazione dei prodotti interessati Via i canali di proprietà di Oppo, Oppo continuerà ad operare in Germania. Durante questo periodo, gli utenti possono continuare a utilizzare i prodotti Oppo, accedere ai servizi post-vendita, ricevere futuri aggiornamenti del sistema operativo e altro ancora.
La Francia non è preoccupata
Altra domanda legittima: la Francia è interessata da questa sospensione temporanea delle vendite? No, ribatte Oppo. “Gli altri mercati non sono interessati. L’ingiunzione si limita a una sospensione temporanea delle vendite e della commercializzazione dei prodotti interessati Via i canali di proprietà di Oppo in Germania”.
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