Le ambizioni di Google nel settore dei personal computer con sistema operativo Android prendono forma, ma potrebbero già partire in ritardo.
Le ultime indiscrezioni confermano la partnership con Qualcomm e l’adozione dello Snapdragon X Elite come sistema su chip di riferimento.
Tuttavia, questa scelta tecnologica, sebbene solida, rischia di posizionare i dispositivi in un mercato già dominato da chip più recenti e potenti.
Mentre Apple avanza con il suo M5 e Qualcomm stessa prepara gli Snapdragon X2 Elite, la strategia di Google appare conservativa.
Il successo dei futuri PC Android dipenderà da un delicato equilibrio tra prestazioni, autonomia e, soprattutto, prezzo di vendita.
La conferma dalla lista del codice di Android 16
La prova definitiva dell’orientamento di Google arriva da una fuga di notizie su X, pubblicata dall’utente Jukanlosreve.
Il post mostra un’immagine relativa all’elenco del codice privato di Android 16, la prossima major release del sistema operativo.
In questo elenco, Qualcompare risulta aver già caricato il codice sorgente necessario per i suoi processori Snapdragon dedicati ai laptop.
Questa azione non è una semplice preparazione, ma un chiaro segnale che l’hardware in fase di integrazione è proprio lo Snapdragon X Elite.
Il processo di sviluppo richiede che i driver e il supporto a livello di kernel siano pronti con largo anticipo rispetto al lancio commerciale.
Pertanto, tutto lascia intendere che vedremo questo specifico hardware nei primi dispositivi PC Android che arriveranno sul mercato.
Il successo dell’X Elite e l’ombra dei nuovi rivali
Quando furono lanciati, gli Snapdragon X Elite e X Plus rappresentarono una vera svolta per l’architettura ARM su Windows.
Per la prima volta, un processore alternativo a x86 offriva una combinazione vincente di potenza di calcolo e efficienza energetica.
Questo binomio è fondamentale per i laptop, che necessitano di prestazioni reattive senza sacrificare l’autonomia della batteria.
Tuttavia, il mercato dei semiconduttori non si ferma mai e Qualcomm non ha intenzione di rimanere ancorata a questi chipset.
L’azienda ha già presentato ufficialmente i suoi successori: gli Snapdragon X2 Elite Extreme e Snapdragon X2 Elite.
L’adozione di un SoC della generazione precedente da parte di Google, se confermata, solleva quindi legittimi interrogativi sulla competitività a lungo termine.
La sfida contro Apple M5 e il nodo prezzo
Il panorama competitivo è uno dei fattori più critici per il futuro di questi dispositivi.
La disponibilità del chip Apple M5 significa che Google e i suoi partner hardware dovranno confrontarsi con un avversario estremamente agguerrito.
Apple ha costruito un vantaggio significativo nell’integrazione verticale tra hardware e software, un campo in cui Google stenta a decollare con i PC.
Per essere obiettivi, non esiste un problema intrinseco nel dotare i PC Android di uno Snapdragon X Elite.
Si tratta pur sempre di una piattaforma capace e collaudata.
Il vero nodo sarà il prezzo di vendita.
Se Google e i produttori proporranno i loro laptop a prezzi troppo elevati, paragonabili a quelli della concorrenza con chip di ultima generazione, i prodotti rischiano di essere percepiti come obsoleti ancor prima di arrivare sugli scaffali.
La sfida sarà dimostrare che l’X Elite offre un rapporto qualità-prestazioni-prezzo imbattibile.
Uno sguardo al futuro: il codice per gli X2 Elite è la chiave
C’è uno spiraglio di ottimismo in questa vicenda.
Le informazioni attuali, sebbene credibili, potrebbero non essere definitive.
È possibile che Qualcomm pubblicherà in futuro il codice necessario anche per i suoi nuovi chipset di fascia alta, gli Snapdragon X2 Elite Extreme e X2 Elite.
Una mossa del genere renderebbe immediatamente i PC Android molto più competitivi, permettendo loro di rivaleggiare alla pari non solo con Apple, ma anche con i PC Windows su ARM di prossima generazione.
Tuttavia, i benchmark preliminari dipingono un quadro complesso.
Il chipset Apple M4 Max, lanciato verso la fine del 2024, ha superato lo Snapdragon X2 Elite Extreme sia nei test single-core che multi-core di Cinebench 2024.
Questo dato, seppur relativo a un solo benchmark, ricorda che la corsa alle prestazioni è serrata e che nessuno può dormire sugli allori.
Molti altri test indipendenti saranno necessari per avere un quadro completo delle prestazioni reali.
La partita dei PC Android è appena iniziata e Google dovrà giocare le sue carte con grande abilità strategica per ritagliarsi uno spazio in un mercato maturo e spietatamente competitivo.
