A fine Marzo molto probabilmente avrete sentito parlare di diversi scandali che vedevano principalmente Facebook nell’occhio del ciclone. Il social-network di Zuckerberg aveva custodito dal 2012 le password dei propri utenti in chiaro, ovvero visibili ai dipendenti dell’azienda stessa e non protette da qualsivoglia sistema di crittografia. Si era perlato in quella circostanza, tuttavia, di un problema relativo solo ai database di Facebook, e che riguardava pochissimi account Instagram, per la precisione poche decine di migliaia.
La vicenda però non sembra essere stata raccontata in modo trasparente: nelle ultime ore la dichiarazione ufficiale in merito è stata aggiornata, facendo salire vertiginosamente quelle poche decine di migliaia in milioni di account. Gli esperti del settore si sono pronunciati in modo decisamente più pessimista, parlando di centinaia di milioni di utenti l cui credenziali sono potenzialmente a rischio.
Il consiglio è quindi quello di modificare le credenziali d’accesso per evitare che malintenzionati possano entrare nei nostri account. Dal punto di vista mediatico e di credibilità questa è l’ennesima dimostrazione di Facebook di incapacità nel gestire a dovere, e con chiarezza, situazioni così delicate in termini di privacy. Informare in questo modo i propri utenti cercando quasi di schivare il problema piuttosto che affrontarlo è a dir poco grave, e il colosso digitale ne subirà sicuramente le conseguenze.