OpenAI non è un’azienda come le altre e non lo sarà mai. La sua missione è garantire che l’intelligenza artificiale generale (AGI) porti benefici a tutta l’umanità. Fondata con l’obiettivo di sviluppare un’AGI sicura e accessibile, OpenAI ha percorso una strada inaspettata, passando da un piccolo gruppo di ricercatori a un’organizzazione globale con un impatto tangibile sulla società.
Quando OpenAI è nata, i suoi fondatori non avevano un piano dettagliato su come raggiungere la missione. Riuniti intorno a un tavolo da cucina, si interrogavano su quale ricerca intraprendere, senza pensare a prodotti o modelli di business. All’epoca, non immaginavano che l’IA potesse essere utilizzata per consulenze mediche, apprendimento, produttività e molto altro, né che sarebbero serviti centinaia di miliardi di dollari in risorse computazionali per addestrare modelli e servire gli utenti.
Dall’oracolo all’empowerment globale
Inizialmente, molti immaginavano l’AGI come un “oracolo” in grado di suggerire soluzioni a scienziati e leader politici. Sebbene potenzialmente pericolosa, si pensava che pochi individui fidati potessero gestirla. Oggi, OpenAI vede l’AGI come uno strumento capace di potenziare ogni individuo, diventando il più avanzato mai creato dall’umanità. Se realizzata, questa visione potrebbe portare a innovazioni straordinarie, migliorando la qualità della vita e spingendo la società verso nuovi traguardi.
Naturalmente, non tutto l’uso dell’AGI sarà positivo, ma OpenAI confida nel fatto che i benefici supereranno di gran lunga i rischi. La strada scelta è quella di un’IA democratica, con strumenti potenti messi a disposizione di tutti. Gli utenti stanno già utilizzando ChatGPT per aumentare la produttività, risolvere sfide sanitarie, apprendere e ottenere consigli su situazioni complesse. OpenAI è orgogliosa di offrire un servizio che sta già cambiando la vita di milioni di persone.
La sfida della scalabilità e l’evoluzione strutturale
La domanda di IA supera attualmente l’offerta, costringendo OpenAI a limitare l’utilizzo dei suoi sistemi. Con il miglioramento delle capacità dell’AGI, la richiesta crescerà ulteriormente, spingendo l’organizzazione a evolvere la sua struttura. Tre sono gli obiettivi principali:
- Mantenere il controllo del nonprofit, come deciso dopo consultazioni con leader civici e gli uffici dei procuratori generali di California e Delaware.
- Trasformare la LLC a scopo di lucro in una Public Benefit Corporation (PBC), allineandosi a standard già adottati da altre realtà come Anthropic e X.ai.
- Semplificare la struttura di capitale, eliminando il sistema complesso di profitti limitati a favore di un modello più tradizionale con azionariato diffuso.
Il nonprofit continuerà a controllare la PBC, diventandone anche un azionista significativo. Questo garantirà risorse per programmi che promuovono un’IA accessibile a tutte le comunità, in linea con la missione originaria. Con la crescita della PBC, aumenteranno anche le risorse a disposizione del nonprofit, permettendo un impatto ancora maggiore.
Verso un futuro condiviso
OpenAI è entusiasta delle raccomandazioni che riceverà dalla sua commissione nonprofit su come garantire che l’IA benefici tutti, non solo pochi. Le idee si concentreranno su salute, istruzione, servizi pubblici e scoperta scientifica, con l’obiettivo di costruire un futuro più democratico. L’AGI rappresenta un mattone nel progresso umano, e OpenAI non vede l’ora di scoprire quali altri mattoni verranno aggiunti dalla comunità globale.
Firmato da Sam Altman nel maggio 2025, questo messaggio riflette la visione di un’organizzazione che, pur evolvendosi, rimane fedele alla sua missione originaria: un’IA al servizio di tutti.