La ricerca di un’auto compatta che unisca design accattivante, dinamismo ed efficienza porta inevitabilmente a considerare la gamma Opel Astra.
Oggi il modello si declina in due versioni all’avanguardia: la Opel Astra Electric, a zero emissioni, e la Opel Astra GSe, plug-in hybrid dalle prestazioni vivaci con 225 CV di potenza.
Questa dualità affonda le radici nella storia del marchio, che già negli anni ’70 proponeva modelli iconici come Ascona B e Manta B, anticipando l’approccio versatile contemporaneo.
L’evoluzione tecnica e dimensionale degli anni ’70
La seconda generazione dell’Ascona, presentata nel 1975, segnò un salto in avanti nelle dimensioni e nel comfort.
Con 20 cm in più di lunghezza e un passo allungato di 9 cm, offriva maggiore abitabilità grazie anche ai nuovi sedili in schiuma e al telaio riprogettato.
Nonostante l’ingombro aumentato, l’affinamento aerodinamico permise di ridurre consumi e resistenza all’aria.
La Manta B, coupé sportiva basata sulla stessa piattaforma, combinava invece linee aggressive con praticità quotidiana, caratterizzata da grandi fari rettangolari e roll-bar integrato.
Le versioni sportive e l’eredità nel rally
Opel non trascurò l’aspetto prestazionale, sviluppando versioni ad alte prestazioni:
- GT/E (1975): 105 CV e 185 km/h di velocità massima, con assetto sportivo e sterzo diretto
- Ascona 400 (1979): motore 2.4 litri da 144 CV, base per la versione da rally vincitrice del mondiale 1982
- Manta 400 (1981): evoluzione estrema con 280 CV nella configurazione da competizione
Questi modelli scrissero pagine importanti nel motorsport, con vittorie nei campionati tedesco e francese rally.
La Manta 400 rimase in produzione fino al 1988, diventando il modello più longevo della casa tedesca.
Il ponte tra passato e presente
L’eredità tecnologica di quei modelli si ritrova oggi nelle soluzioni della nuova Astra.
La versione elettrica mantiene l’attenzione all’efficienza che caratterizzava già le progenitrici, mentre la GSe riprende lo spirito sportivo delle GT/E e 400.
Opel dimostra così una continuità progettuale che unisce cinquant’anni di storia automobilistica, dalle berline compatte degli anni ’70 alle moderne ibride ed elettriche.