NVIDIA ha annunciato una versione speciale della scheda grafica RTX PRO 6000 destinata al mercato cinese, una mossa strategica per aggirare le restrizioni all’esportazione imposte dagli Stati Uniti. La nuova GPU, dotata di memoria GDDR7, rappresenta una soluzione ad hoc per continuare a servire un mercato cruciale nonostante le limitazioni tecnologiche.
Le restrizioni USA e la risposta di NVIDIA sono al centro di questa manovra. A partire da aprile, l’amministrazione statunitense ha introdotto normative più severe per l’esportazione di hardware avanzato verso la Cina, con particolare attenzione alle GPU per l’intelligenza artificiale. La NVIDIA H20, una delle schede più potenti per l’AI, è diventata quasi introvabile per i clienti cinesi, come confermato da TrendForce.
Le implicazioni per il mercato tecnologico
Le limitazioni statunitensi nascono dalla preoccupazione per i rapidi progressi cinesi nel campo dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, questa politica potrebbe avere un effetto boomerang: da un lato, rallenta temporaneamente lo sviluppo tecnologico cinese, dall’altro spinge le aziende americane come NVIDIA a innovare e adattarsi.
La versione cinese della RTX PRO 6000 sarà una soluzione “low-power” e “downscaled”, con prestazioni inferiori rispetto alle GPU top di gamma ma sufficienti per rispettare le restrizioni. Il lancio è previsto per la seconda metà del 2024, un dettaglio che le aziende cinesi dovranno considerare nelle loro strategie.
GDDR7 al posto della HBM: le differenze tecniche
Uno degli aspetti più significativi della nuova GPU è la scelta della memoria GDDR7 al posto della più performante HBM (High Bandwidth Memory). Le restrizioni USA riguardano proprio la HBM, componente essenziale per le applicazioni più avanzate di intelligenza artificiale.
Sebbene la GDDR7 sia una tecnologia all’avanguardia, non offre la stessa larghezza di banda della HBM. Questo compromesso riflette le limitazioni imposte, ma apre comunque un canale commerciale per NVIDIA in Cina.
L’impatto sul mercato della memoria
La decisione di NVIDIA avrà ripercussioni significative sul mercato della memoria grafica:
- Aumento della domanda di GDDR7, con i produttori che stanno già incrementando la produzione.
- Le GPU per PC, workstation e server AI agiranno da catalizzatori per questa tendenza.
- La domanda di GDDR7 potrebbe rimanere elevata fino alla prima metà del 2026.
Samsung
emerge come uno dei principali beneficiari di questa dinamica, con stime che gli attribuiscono fino al 70% del mercato della GDDR7. I prezzi di questa memoria dovrebbero rimanere stabili, con possibili lievi aumenti legati alla domanda crescente.
Questa mossa di NVIDIA dimostra come le aziende tecnologiche stiano adattando le proprie strategie per navigare in un panorama geopolitico sempre più complesso. La RTX PRO 6000 per la Cina potrebbe essere solo il primo passo di una serie di adattamenti destinati a ridefinire il mercato globale delle GPU.