Nothing si è sempre distinta per il suo approccio audace e minimalista al design, una vera boccata d’aria fresca in un mercato spesso omologato. Il tratto più riconoscibile dei suoi prodotti è senza dubbio il retro con scocca trasparente, che non solo offre un’estetica futuristica ma permette anche di intravedere la complessa bellezza dei componenti interni. A consolidare questa identità visiva è stata l’introduzione dell’interfaccia Glyph con il lancio del Phone (1): un sistema di luci LED posizionate sul retro che si accendono per segnalare notifiche, lo stato della ricarica o le suonerie. Sappiamo che l’azienda si appresta a lanciare il Nothing Phone (3), e molti sono giustamente curiosi di scoprire le prossime innovazioni dell’azienda, ma una recente rivelazione potrebbe deludere chi si era affezionato all’unicità di Nothing. L’azienda ha infatti annunciato un cambiamento nella direzione del design, che potrebbe comportare l’abbandono delle iconiche luci sul retro degli smartphone.
Poco prima della grande presentazione del Nothing Phone (3), prevista per luglio, Nothing ha condiviso un breve post su X. Il video mostra le luci dell’interfaccia Glyph del Phone (1) lampeggiare e poi spegnersi, e la scritta We killed the Glyph Interface, il che ha lasciato intendere la fine di questa caratteristica distintiva. Sebbene il teaser abbia suggerito un cambiamento nel design per il prossimo Phone (3), c’è ancora ambiguità su cosa questo significhi esattamente. Non è chiaro se si tratti di una completa eliminazione dell’hardware luminoso o di una semplice rivisitazione dell’interfaccia Glyph. Questa incertezza ha scatenato una miriade di speculazioni, alimentate dalla curiosità e dal desiderio di capire la nuova visione di Nothing.
Alcuni utenti hanno ipotizzato che l’azienda potrebbe introdurre un display a matrice di punti sul retro del dispositivo. Questa teoria è supportata dal fatto che tale tipo di display è stato precedentemente utilizzato per comunicare il design di Nothing OS 3.0 e che anche il teaser stesso utilizzava un pattern a punti, ma è fondamentale sottolineare che al momento nulla di ciò è stato ancora confermato ufficialmente da Nothing. Tutte queste ipotesi rimangono tali e andranno prese con le dovute cautele fino a quando l’azienda non fornirà dettagli concreti.
Se Nothing dovesse effettivamente decidere di abbandonare l’interfaccia Glyph, è importante considerare che questo cambiamento potrebbe non avere un impatto di rilievo in termini di funzionalità pratica. L’interfaccia Glyph, pur essendo iconica e un fattore chiave nell’identità visiva del brand, si è concentrata principalmente sul fattore di forma e sull’estetica distintiva, con un’applicazione meno pratica nell’uso quotidiano. È possibile che l’azienda stia optando per una maggiore enfasi su funzioni più utili e innovative, eliminando elementi che, seppur accattivanti, potrebbero essere considerati secondari rispetto all’esperienza utente complessiva.