Nei primi nove mesi del 2025 il mercato italiano del noleggio a lungo termine ha confermato la sua robusta crescita, con 830.068 contratti stipulati, un incremento del 13,3% rispetto allo stesso periodo del 2024.
L’analisi dell’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (UNRAE) non si limita a fotografare i volumi, ma svela un settore in profonda trasformazione: da un lato la progressiva affermazione dei privati, dall’altro una transizione verso motorizzazioni più sostenibili che, seppur a ritmi differenti, sta ridisegnando le preferenze degli italiani.
La mobilità come servizio si consolida come alternativa credibile alla proprietà dell’auto, trainata da esigenze di flessibilità e dall’evoluzione tecnologica.
Il Sorpasso dei Privati: Un Cambio Epocale nel Profilo del Cliente
La stragrande maggioranza dei contratti, l’85,8%, continua a essere sottoscritta da società e imprese, confermando il noleggio a lungo termine come colonna portante della mobilità aziendale.
Tuttavia, il dato più significativo è l’esplosione della domanda da parte dei privati, che registrano un incremento del 19,1%.
In termini assoluti, sono stati oltre 117.000 i contratti firmati da cittadini, un segnale chiaro che questa formula si sta affermando come una soluzione strutturale e non più di nicchia per un numero crescente di famiglie italiane.
All’interno del comparto business, si osserva un riassetto delle quote: le aziende non legate al settore automotive, pur mantenendo la predominanza, scendono dal 72,4% al 66,6% del totale.
A guadagnare terreno sono state le società di noleggio a breve termine, la cui quota è salita al 12,3% con una crescita impressionante del 73% in volumi.
Anche dealer e costruttori hanno fatto registrare una performance positiva, con un +20,7% che li porta a rappresentare il 4,6% del mercato.
Contratti Più Brevi e Preferenze di Alimentazione: La Fotografia dei Trend
La durata media dei contratti si è leggermente ridotta, passando da 23 a 22 mesi, un dato che nasconde differenze sostanziali tra i diversi utilizzatori.
I privati hanno mantenuto stabile la durata a 23 mesi, mentre le aziende non automotive sono scese a 24 mesi.
Le società di noleggio a lungo termine e i dealer si attestano su una media di 15 mesi, ma il calo più marcato ha interessato il noleggio a breve termine, sceso da 13 a 9 mesi di media.
Il rapporto UNRAE offre uno spaccato fondamentale sulle preferenze di alimentazione, rivelando una transizione ecologica in atto, sebbene a più velocità.
Il diesel rimane la motorizzazione più diffusa, con una quota del 33,4%, particolarmente radicata tra le flotte aziendali.
Le alimentazioni alternative, tuttavia, stanno crescendo in modo significativo: le ibride sono salite al 31,3%, diventando la prima scelta per i clienti privati.
Le vetture plug-in hanno raggiunto il 9,1%, mentre le elettriche pure si fermano al 4,7%.
Il motore a benzina resta stabile al 19,6%, mentre metano e GPL rimangono su livelli marginali.
SUV in Testa e la Geografia del Noleggio: Il Dominio del Nord
Le scelte relative alla carrozzeria confermano i trend degli ultimi anni, con i SUV che si confermano la tipologia di veicolo preferita, scelti in quasi sei contratti su dieci.
Seguono le berline, con una quota del 28,6%, e le station wagon, poco sopra il 10%.
Tra i SUV, i modelli del segmento C si sono rivelati i più gettonati, selezionati da oltre un quarto dei clienti.
Le berline più richieste appartengono invece al segmento B, sostenute soprattutto dalla domanda del noleggio a breve e a lungo termine.
Dal punto di vista geografico, la distribuzione dei contratti riflette le dinamiche economiche del Paese.
La Lombardia si conferma la regione leader, con una quota del 30,5%.
Seguono, a distanza, il Lazio (14,9%), il Trentino-Alto Adige (9,8%), l’Emilia-Romagna (8%), il Piemonte (7,1%) e il Veneto (6,2%).
Le Ragioni di una Rivoluzione Silenziosa nella Mobilità
La crescita del noleggio, specialmente tra i privati, non è un fenomeno isolato ma si inserisce in un contesto più ampio di trasformazione della mobilità e delle abitudini sociali.
Sempre più italiani scelgono soluzioni flessibili per sfuggire ai costi fissi e alle variabili legate alla proprietà, come la manutenzione imprevista, la svalutazione del bene e gli oneri burocratici.
A spingere verso questa direzione contribuiscono anche l’incertezza economica e, in misura sempre maggiore, la transizione tecnologica verso motorizzazioni ibride ed elettriche.
Il noleggio a lungo termine si propone come una formula chiavi in mano che permette di accedere a veicoli moderni e tecnologici, spesso con costi mensili prevedibili e inclusivi di servizi come assicurazione e manutenzione, rendendo la mobilità sostenibile più accessibile senza gli alti costi iniziali dell’acquisto.