Le auto elettriche di ultima generazione, come quelle prodotte da Hyundai e Kia, sono spesso pubblicizzate con capacità di ricarica ultra-rapida. Tuttavia, è importante chiarire un malinteso comune: i veicoli con architettura a 800 volt non raggiungono necessariamente i 350 kW di potenza di ricarica. Ecco perché.
L’architettura a 800V e i suoi vantaggi
Hyundai e Kia sono tra i primi costruttori ad aver adottato l’architettura a 800 volt per le loro auto elettriche, come la Hyundai Ioniq 5 e la Kia EV6. Questo sistema offre diversi vantaggi:
- Riduzione del peso dei cavi grazie a correnti più basse a parità di potenza.
- Migliore efficienza energetica durante la ricarica.
- Tempi di ricarica più brevi rispetto alle architetture a 400V.
Tuttavia, nonostante questi benefici, la potenza massima di ricarica dipende da altri fattori oltre alla tensione.
Perché 350kW non sono sempre raggiungibili
Anche se un’auto è progettata per funzionare a 800V, la potenza di ricarica effettiva è limitata da:
- Capacità della batteria: Le batterie più piccole non possono assorbire 350 kW senza rischiare danni termici.
- Temperatura della batteria: Le condizioni ottimali di ricarica richiedono una temperatura controllata.
- Infrastruttura di ricarica: Non tutte le colonnine sono in grado di erogare 350 kW in modo stabile.
Ad esempio, la Hyundai Ioniq 5 ha una potenza massima di ricarica di circa 220 kW, nonostante l’architettura a 800V. Questo perché il sistema è ottimizzato per bilanciare velocità e durata della batteria.
Come funziona la ricarica ultra-rapida nella pratica
Quando si collega un’auto a una colonnina da 350 kW, la potenza effettiva erogata varia in base a:
- Lo stato di carica iniziale della batteria (SOC).
- La temperatura ambientale e quella della batteria.
- Le specifiche del veicolo e del caricatore.
Nella maggior parte dei casi, la potenza massima viene raggiunta solo per brevi periodi, di solito quando la batteria è tra il 20% e il 30% di carica. Man mano che la batteria si avvicina all’80%, la potenza diminuisce per proteggere le celle.
Quindi, anche se la tecnologia a 800V è un passo avanti, non garantisce automaticamente ricariche a 350 kW. I tempi rapidi sono comunque possibili, ma con limitazioni tecniche che è bene conoscere.