La nuova Nintendo Switch 2 ha ricevuto un severo giudizio dagli esperti di iFixit, che le hanno assegnato un punteggio di riparabilità di appena 3 su 10. L’analisi dettagliata della console ha rivelato diverse criticità, tra cui una batteria incollata, componenti saldati alla scheda madre e l’assenza di ricambi ufficiali. Questa valutazione conferma una tendenza negativa per Nintendo, già evidenziata con la revisione del punteggio del modello originale, passato da 8 a 4 su 10.
iFixit ha condotto un teardown completo della Switch 2, mettendo in luce scelte progettuali che complicano notevolmente le riparazioni fai da te. Tra i problemi principali, spiccano la batteria fissata con adesivo tenace e i moduli di archiviazione flash e le porte USB-C saldati direttamente alla scheda madre. Queste caratteristiche rendono quasi impossibile la sostituzione di tali componenti senza strumenti specializzati e competenze avanzate.
Le criticità principali della Nintendo Switch 2
Nintendo ha mantenuto alcune scelte progettuali tipiche delle sue console, come l’uso di viti tri-wing, molte delle quali nascoste sotto adesivi che si danneggiano inevitabilmente durante la rimozione. Inoltre, l’azienda non ha mai reso disponibili pezzi di ricambio ufficiali o manuali di riparazione per la prima Switch, e la situazione sembra identica per la Switch 2. Chi avrà bisogno di riparare la console dovrà affidarsi a soluzioni di terze parti, con tutti i rischi del caso.
Non tutto, però, è negativo. Alcuni componenti interni della Switch 2 risultano accessibili e facili da rimuovere, come il jack per le cuffie, gli altoparlanti, il microfono e il lettore di schede microSD. Anche i pulsanti e la ventola di raffreddamento sono progettati in modo da semplificare eventuali interventi.
Batteria e lettore di schede: le maggiori difficoltà
La rimozione della batteria è stata descritta da iFixit come un’operazione particolarmente complessa, simile a quella richiesta per il modello precedente. Per estrarla, è stato necessario utilizzare alcol isopropilico e strumenti specifici, con lo strato di schiuma incollato sulla batteria che si è completamente disintegrato durante il processo. Questa situazione rende la sostituzione della batteria un’impresa rischiosa e complicata.
Anche il lettore per le schede di gioco presenta problemi. Mentre nei modelli originali era un componente modulare e facile da sostituire, nella Switch 2 è saldato direttamente alla scheda madre, seguendo l’esempio della Switch Lite. Inoltre, iFixit ha identificato tre diverse tipologie di pasta termica all’interno della console, un elemento che potrebbe causare problemi di dissipazione del calore nel lungo periodo, come già accaduto con il modello precedente.
Joy-Con: il problema del drift persiste
I nuovi Joy-Con della Switch 2 non sembrano aver risolto il problema del drift, un difetto che ha afflitto molti utenti della prima generazione. I joystick utilizzano ancora la stessa tecnologia a potenziometri, soggetta a usura con l’utilizzo prolungato. Sostituirli con componenti più durevoli, come quelli a effetto Hall o TMR, si rivelerà un’operazione ancora più complessa rispetto al passato.
In conclusione, la Nintendo Switch 2 si conferma una console poco amichevole per chi vuole ripararla autonomamente. Con un punteggio di riparabilità così basso, gli utenti dovranno affidarsi a centri assistenza autorizzati o a riparatori esterni, con costi e tempi che potrebbero risultare proibitivi.