Il panorama globale dello streaming video potrebbe essere sul punto di una rivoluzione epocale.
Secondo fonti vicine alla trattativa, riportate dall’agenzia di stampa Reuters, Netflix ha presentato un’offerta formale nel mese di ottobre per acquisire gli studi e la divisione streaming di Warner Bros. Discovery.
L’obiettivo dichiarato è quello di unire le forze con la piattaforma HBO Max per creare un’offerta più solida e, soprattutto, ridurre i costi complessivi per gli abbonati.
Netflix ha motivato la mossa sostenendo che una potenziale combinazione dei servizi avvantaggerebbe i consumatori grazie alla possibilità di un’offerta in bundle a prezzo ridotto.
Questa argomentazione sembra essere una risposta preventiva a possibili obiezioni delle autorità antitrust, che potrebbero vedere nella fusione dei due colossi un rischio per la concorrenza e una limitazione della scelta per il pubblico.
Attualmente, Netflix e HBO Max operano su binari separati e non sono disponibili in un pacchetto unico, ma l’operazione aprirebbe la strada all’integrazione delle due immense librerie di contenuti in un’unica soluzione.
La notizia arriva in un momento di grande fermento per Warner Bros. Discovery, azienda che da tempo è alla ricerca di opzioni strategiche per ottimizzare la propria struttura finanziaria e operativa.
La società, nata dalla fusione tra WarnerMedia e Discovery, potrebbe quindi essere disposta a cedere, in tutto o in parte, i suoi asset di straordinario valore.
Tra questi figurano storici studi cinematografici e televisivi, reti via cavo del calibro di HBO e CNN, e naturalmente la piattaforma di streaming HBO Max, il cui lancio in Italia è atteso per il prossimo 13 dicembre.
Secondo molti analisti, una consolidazione nel settore è ormai necessaria: la proliferazione di servizi in abbonamento, la cosiddetta “frammentazione”, ha reso più costoso e complicato per gli utenti accedere a tutti i contenuti desiderati, compresi gli eventi sportivi in esclusiva.
Un mercato in fermento: la corsa agli asset e gli scenari futuri
La competizione per aggiudicarsi gli asset di Warner Bros. Discovery non vede però Netflix come unico contendente.
Anche il gruppo Paramount-Skydance e il colosso delle telecomunicazioni Comcast hanno mostrato un interesse concreto per l’azienda.
Tuttavia, per questi ultimi due soggetti, un’eventuale acquisizione presenterebbe ostacoli normativi più significativi, in quanto si tratterebbe di assorbire un concorrente di primo piano in settori già fortemente concentrati.
L’offerta di Netflix, in quanto operatore puro di streaming, potrebbe essere vista con minore diffidenza dagli organismi di vigilanza, anche se non mancheranno comunque approfondite valutazioni antitrust.
Uno scenario alternativo, ma altrettanto dirompente, si aprirebbe se Warner Bros. Discovery accettasse l’offerta di Paramount-Skydance.
Questa operazione darebbe vita a un servizio di streaming di potenza inedita, in grado di aggregare i cataloghi di Paramount+, HBO Max e Discovery+ in un unico ecosistema.
L’azienda risultante possederebbe un portafoglio di contenuti talmente vasto e variegato da competere alla pari con gli attuali leader di mercato, Disney+ e Netflix, che dominano le classifiche globali per numero di abbonati.
Sarebbe la nascita di un terzo polo di straordinaria forza, capace di ridisegnare gli equilibri dell’intrattenimento digitale.
Implicazioni per il mercato italiano e gli abbonati
Le ripercussioni di queste trattative si farebbero sentire anche in Italia, mercato in forte crescita per lo streaming.
L’ingresso di HBO Max, previsto a dicembre, potrebbe quindi avvenire in un contesto già radicalmente mutato se l’offerta di Netflix andasse in porto.
Per gli abbonati italiani, le potenziali implicazioni sono duplici:
- Vantaggi in termini di offerta: L’unione delle librerie di Netflix e Warner Bros. Discovery (con HBO, Max, Discovery, Warner Bros., DC Comics e molto altro) creerebbe un catalogo praticamente insuperabile, concentrato su una o due piattaforme invece che su diverse app separate.
- Interrogativi sui prezzi: La promessa di Netflix è quella di ridurre i costi attraverso un bundle. Tuttavia, gli esperti di mercato si interrogano sulla reale sostenibilità di questa promessa a lungo termine, dopo una prima fase promozionale. Il rischio è che, una volta consolidato il potere di mercato, i prezzi possano risalire.
La palla passa ora al consiglio di amministrazione di Warner Bros. Discovery, chiamato a valutare la proposta di Netflix e le eventuali alternative.
La decisione che verrà presa nei prossimi mesi non segnerà solo il destino di due aziende, ma molto probabilmente determinerà la struttura dell’intero settore dell’intrattenimento in streaming per il prossimo decennio.
Gli utenti, da semplici spettatori, si trovano ora a osservare una partita i cui esiti definiranno cosa, come e a quale prezzo potranno guardare sul loro schermo.
