La nuova Mercedes CLA EV sarà disponibile sul mercato statunitense all’inizio del 2026, ma la sua compatibilità con le infrastrutture di ricarica ha già generato dibattito. Inizialmente si temeva che l’auto potesse funzionare solo con colonnine da 800V, uno standard ancora poco diffuso negli USA, dove predominano le stazioni da 400V. Inoltre, la vettura sarà dotata della porta di ricarica NACS di Tesla, richiedendo un adattatore per le colonnine CCS1 utilizzate dalla maggior parte degli impianti ad alta tensione.
Mercedes ha però rapidamente chiarito la situazione: la CLA EV del 2026 supporterà entrambi gli standard, grazie a un convertitore integrato da 400V. Questo permetterà di utilizzare non solo le stazioni da 800V, ma anche le oltre 100.000 colonnine da 400V presenti nel territorio americano, inclusi i Supercharger Tesla che operano a 500V.
Prestazioni di ricarica differenziate
La casa tedesca ha confermato che, collegata a una stazione da 800V, la CLA EV sarà in grado di assorbire fino a 320 kW, aggiungendo 325 km di autonomia in soli 10 minuti. Tuttavia, non sono stati rivelati i tempi di ricarica sulle infrastrutture da 400V, che saranno inevitabilmente più lunghi. L’assenza di dati precisi lascia spazio a speculazioni sulle reali prestazioni in condizioni di tensione ridotta.
Una scelta strategica per il mercato USA
La decisione di Mercedes di equipaggiare la CLA EV con un convertitore da 400V rappresenta una mossa pragmatica per garantire l’accesso a oltre 140.000 punti di ricarica negli Stati Uniti. Di questi, circa 100.000 sono colonnine DC fast charging a 400V, un fattore cruciale per l’adozione di massa dei veicoli elettrici. La compatibilità con entrambi gli standard elimina uno dei principali ostacoli all’acquisto, soprattutto in aree dove le infrastrutture ad alta tensione sono ancora rare.
Nonostante i vantaggi pratici, resta da vedere come la differenza nelle prestazioni di ricarica influenzerà l’esperienza degli utenti. La CLA EV si posiziona come un’opzione versatile, ma la mancanza di trasparenza sui tempi di ricarica a 400V potrebbe sollevare interrogativi tra i potenziali acquirenti più attenti alle specifiche tecniche.