Il mercato globale dei computer personali ha finalmente invertito la rotta dopo un periodo prolungato di flessione, registrando nel terzo trimestre dell’anno una crescita significativa dell’8,1% nelle spedizioni. I dati, diffusi da Counterpoint Research, dipingono un quadro in chiaroscuro, con dinamiche molto diverse tra i principali attori del settore. Se Lenovo consolida la sua leadership con un incremento a doppia cifra, è Apple a stupire, facendo registrare un tasso di crescita quasi doppio rispetto alla media di mercato, un segnale della resilienza del brand e dell’attrattiva dei suoi chip proprietari. La vera svolta, tuttavia, è attesa per i prossimi anni, quando i PC con intelligenza artificiale integrata inizieranno a diffondersi massicciamente, promettendo di ridisegnare completamente il panorama della computazione personale e professionale.
La classifica dei produttori: Lenovo domina, Apple vola
Analizzando le performance dei singoli produttori, emerge un panorama competitivo in forte movimento. Al primo posto, saldamente ancorata al vertice, si conferma Lenovo. Il colosso cinese ha chiuso il trimestre con un impressionante aumento delle spedizioni pari al 17,4% su base annua, consolidando la sua posizione di principale produttore di PC al mondo per volume. Questo risultato è stato trainato da una solida domanda in tutti i segmenti chiave e da una strategia commerciale aggressiva.
Al secondo posto per volumi si piazza HP, che ha comunque registrato una performance più che positiva con una crescita del 10,3%. Un lieve, ma significativo, calo ha invece interessato Dell, terzo in classifica, che ha visto una flessione dello 0,9% nelle spedizioni, l’unico tra i big a chiudere in territorio negativo.
La vera sorpresa del trimestre arriva da Apple. L’azienda di Cupertino, nonostante si collochi al quarto posto nella classifica globale per volumi, ha fatto segnare un balzo del 14,9% su base annua. Questo incremento, quasi il doppio rispetto alla crescita media del mercato, sottolinea la costante attrattiva della gamma Mac, particolarmente apprezzata per le prestazioni e l’efficienza dei suoi chip M-series. A chiudere la top five c’è ASUS, con un’ottima crescita del 14%, immediatamente dietro ad Apple.
I motori della ripresa: fine di Windows 10 e dazi
Secondo gli analisti di Counterpoint Research, la ripresa del mercato è stata alimentata da due fattori principali e concomitanti. Il primo è l’annunciato ritiro del supporto per Windows 10, previsto per il ottobre 2025. Questa scadenza sta già spingendo molte aziende e utenti privati a pianificare il rinnovo del proprio parco hardware, generando una domanda che si è tradotta in un aumento delle spedizioni.
Il secondo fattore, di natura più geopolitica, è legato agli adeguamenti delle scorte da parte dei produttori in previsione di possibili nuovi dazi negli Stati Uniti. Le aziende stanno anticipando gli acquisti di componenti e la produzione per mitigare i rischi di un aumento dei costi, contribuendo così a gonfiare temporaneamente i volumi di spedizione.
Il futuro è negli AI PC: la vera svolta attesa dal 2026
Sebbene i dati del trimestre siano incoraggianti, gli analisti guardano già al prossimo capitolo dell’evoluzione del settore: l’ascesa dei PC con intelligenza artificiale, o AI PC. Si prevede che l’introduzione di hardware specificamente ottimizzato per gestire carichi di lavoro di AI in locale, anziché tramite il cloud, inizierà a dare una spinta significativa al mercato a partire dal prossimo anno.
Tuttavia, il vero boom è atteso solo a partire dal 2026. In quell’anno, si stima che i PC con intelligenza artificiale inizieranno a raggiungere una massa critica, con un’adozione diffusa sia in ambito consumer che enterprise. Questa nuova categoria di dispositivi promette di offrire esperienze utente radicalmente nuove, con una produttività potenziata da assistenti AI integrati e capaci di operare in completa privacy.
Tutti i principali produttori si stanno preparando per questa transizione. Lenovo, HP e Dell stanno già presentando i primi modelli con NPU (Neural Processing Unit) di ultima generazione. Anche Apple, con la sua architettura di chip unificata, è considerata ben posizionata per sfruttare questa ondata, avendo già integrato potenti acceleratori neurali in tutti i suoi Mac. La corsa agli AI PC ha quindi tutte le carte in regola per spingere l’intero mercato verso nuove vette, segnando un nuovo, eccitante capitolo per l’industria tecnologica globale.
