Dopo anni di interfacce uniformi e anonime, Google ha deciso di cambiare rotta con Material 3 Expressive, un nuovo linguaggio grafico pensato per rendere le app più vivaci, personali e umane. Il debutto è atteso con Android 16, ma non si tratta di un semplice restyling: è il risultato di tre anni di lavoro, con oltre 18.000 persone coinvolte in test di usabilità, tracciamento dello sguardo e sondaggi. L’obiettivo è chiaro: restituire personalità alle app senza compromettere la semplicità d’uso.
Material 3 Expressive punta a colpire l’occhio dell’utente, facilitando la ricerca delle funzioni essenziali e migliorando l’esperienza complessiva. Il progetto nasce da una domanda semplice: perché le app sembrano tutte uguali? Google vuole rompere questo schema, introducendo elementi che le rendano più riconoscibili e piacevoli da utilizzare.
I cinque pilastri del nuovo design: colore, forma, dimensione, movimento e contenimento
Il nuovo linguaggio grafico si basa su cinque elementi chiave che lavorano in sinergia per guidare l’attenzione e rendere le interfacce più intuitive. I pulsanti importanti sono ora più visibili, con un incremento della percezione fino a quattro volte rispetto ai design precedenti. Gli elementi simili sono raggruppati in modo più efficace, creando un equilibrio tra ordine e fluidità.
Uno degli esempi più significativi è la toolbar fluttuante, una barra inferiore a forma di pillola che non occupa tutta la larghezza dello schermo. Questa soluzione, già presente in app come Google Chat, lascia più spazio al contenuto ed è più comoda da raggiungere con il pollice. Anche i tempi di completamento delle azioni si sono ridotti, in alcuni casi di diversi secondi.
Nelle app come Gmail, Orologio o gli editor foto, le azioni principali sono ora più evidenti e immediate. Il pulsante “Invia” nelle email, ad esempio, è più grande e posizionato sopra la tastiera, con un colore secondario che lo rende immediatamente riconoscibile. Le interfacce si distanziano dallo stile iOS, acquisendo un’identità più marcata e, per certi versi, più “googleiana”.
Un leak rivelatore: il post cancellato e l’attesa per il Google I/O
Quello di cui stiamo parlando non è ancora un annuncio ufficiale, ma il frutto di un leak involontario da parte di Google stessa. L’azienda ha pubblicato un post dettagliato su queste novità, per poi rimuoverlo tempestivamente. Il contenuto, però, è stato salvato da 9to5Google e dalla Wayback Machine, anche se privo delle immagini originali.
L’annuncio ufficiale è atteso per il Google I/O del 20 maggio, o forse già durante l’evento dedicato ad Android della settimana precedente. Intanto, Material 3 Expressive si prepara a portare una ventata di freschezza nel mondo delle interfacce, con l’obiettivo di renderle più espressive, funzionali e, perché no, un po’ più umane.