La crisi finanziaria di Marelli Holdings, azienda nata dalla fusione tra Magneti Marelli e Calsonic Kansei, potrebbe portare a un ricorso al Chapter 11, la procedura di protezione fallimentare statunitense. La notizia, riportata da diverse fonti, solleva interrogativi sulle ripercussioni per il settore automotive, considerando il ruolo chiave dell’azienda come fornitore di componenti per numerose case automobilistiche. Solo ad aprile, durante il Salone dell’automobile di Shanghai, Marelli aveva presentato innovativi sistemi di illuminazione e piattaforme smart per veicoli.
Cos’è il Chapter 11 e come funziona
Il Chapter 11 è uno strumento legale previsto dalla normativa fallimentare degli Stati Uniti che consente alle aziende in difficoltà di ristrutturare i debiti senza interrompere l’attività. Simile al concordato preventivo italiano, questa procedura permette all’impresa di presentare un piano di rientro approvato da tribunali e creditori, sospendendo temporaneamente le azioni legali contro di essa. Negli anni, grandi nomi come General Motors e American Airlines vi hanno fatto ricorso per evitare il fallimento.
Le ragioni della crisi di Marelli
Marelli Holdings si trova in una situazione finanziaria critica, con un debito che supera i 4 miliardi di dollari. Il ricorso al Chapter 11 potrebbe essere l’unica strada per ottenere nuovo credito e scongiurare la chiusura. Tra le opzioni sul tavolo, oltre alla ristrutturazione interna, ci sarebbe anche la dismissione di alcune attività, con Nissan come potenziale acquirente per una quota stimata attorno ai 611 milioni di euro.
Le possibili ripercussioni per il settore automotive
L’eventuale ricorso al Chapter 11 da parte di Marelli avrebbe implicazioni significative per il mercato, considerando la dipendenza di molte case automobilistiche dai suoi componenti. Nissan, in particolare, è uno dei clienti principali, e un ridimensionamento dell’azienda potrebbe influenzare le catene di approvvigionamento. Al momento, le trattative con le banche giapponesi sono in corso, e l’assenza di comunicati ufficiali lascia spazio a speculazioni sugli sviluppi futuri.