Si è trattato di un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Luca de Meo ha deciso di lasciare il Gruppo Renault dopo cinque anni alla guida del colosso automobilistico francese. L’annuncio, diffuso nella tarda serata di ieri attraverso un comunicato stampa, non ha fornito dettagli sui motivi della decisione, lasciando spazio a numerose speculazioni.
Luca de Meo ha guidato Renault attraverso una delle fasi più delicate della sua storia, riportando l’azienda su solide fondamenta e lanciando una gamma di prodotti che ha contribuito alla ripresa del marchio. Il Gruppo Renault lo ha ringraziato definendolo “un capitano d’industria eccezionale” e una persona “creativa, impegnata, appassionata e ispiratrice”.
La nuova avventura nel mondo del lusso
Dove andrà ora Luca de Meo? Secondo quanto riportato dal quotidiano francese Le Figaro, il manager italiano potrebbe essere pronto a intraprendere una nuova sfida nel settore del lusso. Fonti vicine alla situazione suggeriscono che de Meo potrebbe assumere il ruolo di CEO di Kering, holding che controlla marchi prestigiosi come Gucci, Bottega Veneta e Brioni.
Le parole di addio di Luca de Meo
“Arriva un momento nella vita in cui si sa che il lavoro è fatto”, ha dichiarato Luca de Meo nel suo messaggio di commiato. “Nel Gruppo Renault, abbiamo affrontato sfide immense in meno di cinque anni! Abbiamo raggiunto ciò che molti pensavano impossibile. Oggi, i risultati parlano da soli: sono i migliori della nostra storia”.
Il manager ha sottolineato di lasciare un’azienda “trasformata, pronta per il futuro”, con un team forte e un piano strategico già definito per la prossima generazione di prodotti. Ha ringraziato i dipendenti, definendoli i “veri motori trainanti”, e ha espresso gratitudine verso Jean-Dominique Senard e il Consiglio di Amministrazione per la fiducia dimostrata.
Un addio che preoccupa l’industria automobilistica
L’improvvisa decisione di Luca de Meo di abbandonare il settore automotive ha sollevato non poche preoccupazioni. Il manager italiano è stato una figura chiave non solo per Renault, ma per tutta l’industria europea, avendo ricoperto anche ruoli di rilievo in ACEA (Associazione dei Costruttori Europei di Automobili) e spronato l’Unione Europea a investire nel rilancio del settore.
Il suo addio potrebbe essere interpretato come un segnale negativo, facendo sorgere il dubbio che de Meo creda ormai impossibile un recupero dell’industria automobilistica europea, oggi in grave difficoltà. La partenza di una delle figure più carismatiche e competenti del settore lascia un vuoto che sarà difficile da colmare.
Intanto, il Gruppo Renault dovrà avviare al più presto la ricerca di un successore in grado di portare avanti il lavoro iniziato da Luca de Meo e guidare l’azienda attraverso le prossime sfide del mercato automobilistico globale.